A Castelnuovo Belbo, un locale storico dove tradizione e design si incontrano
Tra le colline monferrine della bassa Valle Belbo, una sosta in uno storico locale che è stato oggetto di recente ristrutturazione. La famiglia che ne detiene la proprietà fin dal 1869, infatti, ha realizzato con sapienza un ambiente di charme e di design all’interno di una dimora che fa capolino nella piazza del Municipio di Castelnuovo Belbo: sviluppata su tre piani (c’è anche l ‘ascensore) con altrettante sale, rivela anche una suggestiva terrazza con magnifica vista sulle colline circostanti e un elegante Wine Bar.
Presto vedranno la luce anche 4 suites per l’ospitalità.
La cucina, ispirata a tratti, si rifà alla pura tradizione piemontese, mentre la carta dei vini è ben curata con ampio spettro di produttori della viticoltura monferrina e piemontese. Qualche pecca nel servizio: accanto ai grissini top di Mario Fongo di Rocchetta Tanaro, ci è stato servito un pane non fresco, stopposo, e solo dopo nostra precisa richiesta, è arrivato al tavolo un secondo tipo di pane... un po’ più commestibile; poi, per ben due volte, ci è stato servito il vino al calice senza assaggio iniziale. Per il resto, i tempi di servizio sono stati ottimi al pari della presentazione dei piatti, e i calici di vino sono stati offerti in quanto, causa loro problematiche, la prenotazione che avevamo fatto la settimana precedente era stata annullata (con opportuna e precisa comunicazione).
Veniamo ora ai piatti: tra gli antipasti (€ 15), ben eseguito e saporito il vitello e la sua salsa tonnata,
molto gradevole ed equilibrata anche la carne cruda alla monferrina con citronette al tartufo nero; in alternativa, fiori di zucca, ricotta, erbe aromatiche, limone, coulis di pomodori.
Tra i primi (€ 15), sul podio gli gnocchi di patate e nocciole IGP Piemonte in crema di robiola, morbidi e gustosi;
a regola d’arte gli agnolotti del “Plin” al tocco d’arrosto; si potranno scegliere anche il risotto carnaroli ai funghi misti, chips di parmigiano e timo; oppure il gazpacho di pomodori con germogli.
I secondi non ci hanno convinto appieno: corretta ma senza slancio la guancia di manzetta cotta a bassa temperatura al “Barbera Nizza”, con carote (€ 21);
senza infamia e senza lode il filetto di maiale gratinato alle nocciole e rosmarino (€ 21); in alternativa, cannolo di pane carasau ripieno alle erbe di campo e crema alla curcuma (€ 15) oppure selezione di formaggi con pane ai frutti secchi, mostarda e miele al tartufo (€ 15).
Si chiude con cremino al cioccolato per tre con coulis di lamponi (€ 8),
tiramisù al caffè (€ 6), bönet antica ricetta di Nonna Rina (€ 6), oppure cheesecake al gel di pesche e polvere di liquirizia (€ 8).
Ristorante e Wine Bar ‘Da iumén’
Via Vittorio Emanuele II, 26
Castelnuovo Belbo (AT)
tel. 377 0289213
