La nuova sfida di Petra Molino Quaglia ai professionisti under 40 per riscrivere la storia del biscotto italiano, tra grani antichi, farine evolute e identità territoriale
Biscotti Revolution è la nuova sfida di Petra Molino Quaglia in collaborazione con DolceSalato, dedicata ai professionisti under 40 che vogliono mettersi alla prova con uno dei prodotti più rappresentativi dell’identità dolciaria italiana e dimostrare quanto possa essere innovativo, sostenibile, territoriale.
In gara, artigiani che vengono selezionati a partire dalla cura estetica e tecnica delle loro creazioni così da valutare la capacità dei candidati di raccontare il proprio stile attraverso uno dei prodotti più antichi della pasticceria.
Dopo la selezione dei 10 finalisti, ognuno di loro potrà scegliere una delle 10 farine Petra disponibili: oltre alle classiche farine per frolla e biscotto (come Petra 5 e Petra 6320), i concorrenti potranno confrontarsi con miscele di semi, cereali antichi, varietà biologiche e combinazioni ad alte prestazioni tra cui Farro monococco integrale biologico, Miscela di semi Bonsemì, Miscela di mais e girasole Ottimais, Petra 5, Petra 6320, Petra 9, Petra 0103 HP, Petra 0106 HP, Petra 0107 HP, Maiorca integrale biologica siciliana.
Una sfida davvero avvincente nel segno di un prodotto di consumo quotidiano che nasce dalla necessità di conservare il pane più a lungo, derivando il suo nome dal latino "bis coctus" (cotto due volte). Le prime testimonianze risalgono all'antichità egizia e romana, con i soldati che portavano questi pani secchi durante i viaggi. La versione dolce si sviluppò in seguito, passando per i dolcificanti come il miele nel Medioevo, fino all'introduzione dello zucchero a Venezia nel X secolo e alla fioritura della biscotteria nelle corti nobiliari europee e in particolare in Italia, che ha visto la creazione di specialità regionali e l'inizio della produzione industriale nel XIX secolo. E Biscotti Revolution unisce cultura, filiera e identità, attualizzando il tema con la possibilità di utilizzare le materie prime evolute e non convenzionali di Petra sopra citate, con l’obbligatorietà per gli sfidanti di utilizzare, tra gli ingredienti, uno iconico del proprio territorio di appartenenza. Ci sarà anche un premio speciale per questa categoria identitaria.
I primi 4 finalisti sono Rosamaria Lanzara de La Fabbrica delle Bontà di Frattamaggiore (Na); Simone Saggia, giovane pasticcere che, insieme al fratello Emanuele, ha preso le redini di Bislakko Cioccoristoreria di Vercelli, un’attività che affonda le radici in quasi mezzo secolo di storia; Chiara Masino, studi in biologia e scienze gastronomiche, poi maestro gelatiere nella sua Coce Bakery di Parma; Valentina Cascella della Pasticceria Lucian di Mezzano (Tn).
La finale si svolgerà il 19 gennaio 2026 a Sigep di Rimini.
