Le birre in stile tedesco e a bassa fermentazione di Josif Vezzoli

Josif Vezzoli, originario di Sirmione, si è laureato al DAMS di Bologna, città dove da fine anni ‘90 ha anche lavorato in uno studio di registrazione musicale. L’attività di progettazione e costruzione di studi di registrazione è poi proseguita in Inghilterra dove i frequenti soggiorni l’hanno portato a contatto con il mondo della birra; questa bevanda l’ha stregato, come l’acqua di Graglia, paese di Cristina, conosciuta all’Università e diventata poi sua moglie. “Un’acqua leggera con la quale si può fare qualunque cosa” afferma Josif “dalla birra al whisky e anche il sakè”.

Nel 2004, scelta Graglia come luogo di vita e sede dell’attività, trasforma una vecchia stalla in magazzino di prodotti acustici, che diventa anche il luogo dei primi esperimenti con la birra. Nel 2012 Josif decide che questo può diventare il suo futuro: mette a punto un progetto per l’avvio del birrificio, amplia il capannone, si affida ad un consulente per la propria formazione come birraio e da metà 2013 inizia la nuova avventura di Birra Elvo (via Casale Gatto, 12 - loc. Vagliumina - Graglia (BI) tel. 327 7353523 - jvezzoli@me.com - www.birraelvo.it).

Inaspettatamente, qualche mese dopo la sua Doppel Bock vince il primo premio al concorso nazionale “Birra dell’anno 2014” organizzato dall’associazione Unionbirrai. Ma questo è solo l’inizio, negli anni seguenti vincerà 4 medaglie d’oro, 4 d’argento e 4 di bronzo con 7 tipi diversi di birre: è ormai nell’Olimpo dei produttori artigianali e la consacrazione avviene nel 2017, con la conquista del titolo di Birraio dell’anno secondo la classifica di Unionbirrai.

Le birre prodotte sono molto classiche, in prevalenza in stile tedesco e a bassa fermentazione; ne vengono prodotte 12 tipologie diverse, una delle quali, la Bi-Common, è realizzata con una ricetta condivisa con gli altri tre birrifici artigianali biellesi.
L’azienda cresce, la produzione passa dagli iniziali 120 ettolitri agli attuali 2.500, le persone occupate sono ora 4 (3 in produzione e il fratello Raoul nel commerciale) e nel 2018 viene aperta una tap room in centro a Biella.
E per il futuro? “Finora ho sempre utilizzato luppoli e malti tedeschi” dice Josif “ma il sogno è quello di diventare agribirrificio, cioè produrre orzo e luppolo nel Biellese in terreni di proprietà”.

Poi le idee corrono e si spingono fino a immaginare una filiera locale con orzo e luppolo di montagna, la realizzazione di un maltificio biellese, lo stoccaggio del malto d’orzo in uno o più dei tanti capannoni vuoti. “Mi piace pensare in grande” aggiunge Josif “ma nello stesso tempo rimanere ancorato alla realtà, e quindi per il momento mi concentro nella realizzazione per l’estate 2020 di un Biergarten, dove potremo ospitare fino a 140 persone alle quali offrire barbecue e birra a volontà”. Ovviamente ascoltando musica.

Per gentile concessione de Il Biellese

ilGolosario 2024

DI PAOLO MASSOBRIO

Guida alle cose buone d'Italia

ilGolosario Ristoranti 2024

DI GATTI e MASSOBRIO

Guida ai ristoranti d'Italia