Le Big Bench tra le più curiose attrazioni del Monferrato

Le Big Bench sono ormai un’attrazione simbolo del Piemonte, e il Monferrato non si sottrae certamente a questa formula iconica. L'iniziativa Big Bench Community Project, promossa dal designer americano Chris Bangle, ha la finalità di sostenere le comunità locali, il turismo e le eccellenze artigiane dei paesi in cui si trovano queste installazioni fuori scala.

Le Panchine Giganti sono spesso conosciute per immagini, ma una volta che si siede su una di esse e si prova la sensazione di godersi la vista come se “si fosse di nuovo bambini”, si vive un’esperienza intensa, da condividere con gli altri. Le panchine sono fatte per rilassarsi, a differenza di una sedia o di una poltrona sono larghe abbastanza da accogliere uno o più amici.
lu.jpgfonte ASD Beach in LuÈ anche possibile collezionare i timbri di ogni panchina sul proprio Passaporto BBCP. Tra le più visitate, citiamo la Big Bench rossa di Grazzano Badoglio circondata a 360 gradi dai vigneti delle aziende vitivinicole del borgo, quella fucsia di San Salvatore Monferrato (n. 92), situata in frazione Villa Olimpia, nel Rione Prelio, da cui deriva il colore scelto; poi ci sono quelle giallo-blu sul colle San Sebastiano a Lu Monferrato, quella viola e bianco (Big Bench n. 99) lungo la strada panoramica che collega Lu a Cuccaro posizionata sul bricco del ciùdu con una vista mozzafiato, quella arancione n. 107 sulle colline di Vignale Monferrato, l'originale Big Bench n. 113 "La Tartufina” che si presenta nei tipici colori autunnali, il periodo del tartufo, ovvero il giallo scuro ed il verde chiaro ed è a dimora a Odalengo Grande, mentre la Big Bench n. 119 "San Roc” di Camagna Monferrato deve il nome (in dialetto) all'omonima regione San Rocco, ove un tempo sorgeva una chiesetta la cui attestazione più antica è Cinquecentesca. I colori, invece, richiamano lo stemma comunale, che sono il rosso ed il verde.
cxamagna.jpgfonte Comune di Camagna MonferratoE proprio in quest’ultima località ha avuto luogo il gemellaggio con la frazione Scaparoni di ALBA (Cn), perché, oltre ad avere entrambe le località una Big Bench, il santo titolare di Scaparoni e quello del sito della panchina camagnese coincidevano con San Rocco di Montpellier, forse il più invocato al mondo in caso di pestilenze. C'è stato anche un momento dedicato alla storia specifica della panchina turchese di Scaparoni, realizzata col contributo della comunità sorda, rappresentata da Serafino Timeo, presidente regionale, Antonio Iozzo, vicepresidente regionale e Corrado Avarino, promotore della panchina. Durante questo momento i rappresentanti del Consiglio di quartiere, del Comune di Camagna e dell'Ente Nazionale Sordi, hanno relazionato sul lavoro svolto e sulle potenzialità legate anche all'abbattimento delle barriere sensoriali per quel che riguarda la fruibilità delle Big Bench e degli eventi culturali attorno ad esse, a partire dall'importanza di dare una maggiore sensibilizzazione alla diffusione della lingua dei segni italiana (LIS).

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