Ad Azzate, Luigina Gazzola e Ivano Antonini, hanno affidato i fornelli ad Alessandro Ballerio, un under 30 di cui si sentirà parlare, per una cucina che è mix formidabile di profumi e sapori

I nostri giovani son davvero come li raccontano media e dialoghi tra adulti? Di loro ci si lamenta in continuazione, se vanno via dall’Italia perché vanno via (come se fosse colpa loro se all’estero ci sono possibilità di futuro più attrattive) se restano qui, perché restano qui, perché son pigri, senza iniziativa, “bamboccioni” (anche in questo caso, come se “il convento” Italia passasse chissà quali opportunità).
Per quanto ci riguarda, riteniamo che in realtà siano molto più in gamba di come vengono descritti. “Il percepito” – oggi “se dis inscì” – è che le nuove generazioni non sarebbero destinate a un grande futuro. Ora, se, non v’è dubbio, che i fannulloni ci siano, ma forse che non son sempre esistiti? È invece vero che in queste settimane, numerosi incontri – a partire da Vinitaly con Young to Young e Ristorante d’Autore – ci hanno detto che i più degli under 30 son persone che, non solo hanno una gran voglia di fare bene, ma che, per dirla senza tirarla lunga, smentiscono in modo inequivocabile i luoghi comuni che accompagnano la cosiddetta “milleniall generation”. Casomai, a essere poco numerosi, son i maestri. Ma dove accade che ci siano adulti che sanno il fatto loro e che hanno il coraggio di prendersi la responsabilità di avere al fianco giovani in gamba, le sorprese, e positive, non mancano.

Conferma clamorosa, di quanto stiamo dicendo, ai tavoli del Blend4 (via Piave 118 – tel. 0332457632) di Azzate (Va), Corona radiosa del GattiMassobrio e, per clienti e critica, considerato da “stella” Michelin, essendo da tempo uno dei migliori indirizzi della provincia di Varese e di tutta la regione.

Qui, Luigina Gazzola e Ivano Antonini, coppia nella vita e nel lavoro, e titolari di rara professionalità grazie alla loro lunga carriera che li ha visti crescere e lavorare in ristoranti di grande prestigio, invece di andare a cercare uno chef affermato, hanno avuto il coraggio di affidare i fornelli ad Alessandro Ballerio, un cuoco giovane, anzi giovanissimo, che non è bravo…ma bravissimo, premiando il suo talento e la sua voglia di assumersi responsabilità, dimostrati operando per anni come secondo di Davide Gambitta, il precedente responsabile della cucina. È un “under30” che ci ha ricordato quel Massimo Spigaroli alle prime esperienze, che Edoardo Raspelli, definì “cuochino”, per via dell’età, ma a cui fece una previsione di successo, poi verificatasi azzeccata. Cresciuto in una famiglia che ha scritto la storia del gusto del territorio, non fa il fenomeno, ma rispettando la filosofia del locale, ha messo in campo la sua fantasia aggiungendo a un menu già vincente, alcune sue creazioni di valore.

E così, nella bella sala, o se preferite, al banco, da cui, attraverso le grandi vetrate, si può osservare il lavoro dei cuochi, e in cui ci si può anche limitare a una sosta più veloce. Con i vini della splendida selezione di Ivano Antonini, già campione italiano dei sommelier, che potrete avere anche a bicchiere, con scelta invitante come di rado capita di trovare, gusterete ghiotto prosciutto toscano tagliato al coltello, cruditè di mazzancolle anice e cavolfiori, poi quelle linguine Gerardo di Nola mantecate al riccio di mare e peperoncino stracciatella e gamberi rossi a crudo che valgono il viaggio, per poi passare alla “ciccia”, oggi come ieri qui celebrata come si deve con una signora bistecca alla fiorentina (frollatura dai 30 ai 40 giorni), o al trancio di ombrina bietola crumble di mandorle e limone, per chiudere con cremoso al gianduia mela verde e sbriciolata speziata. Questa è una nostra sosta del cuore!   

ilGolosario 2024

DI PAOLO MASSOBRIO

Guida alle cose buone d'Italia

ilGolosario Ristoranti 2024

DI GATTI e MASSOBRIO

Guida ai ristoranti d'Italia