L'appello di Paolo Massobrio dalle pagine di Avvenire è di non lasciare soli gli agricoltori

Questa settimana su Avvenire Paolo Massobrio ha raccontato di un piccolo di cinghiale che ha fatto capolino tra le vetrine dell'Outlet di Serravalle. Questo per sottolineare che, complice il lockdown, gli animali selvatici hanno riacquistato terreno e spesso devastano le coltivazioni, arrecando danni. Ora si chiede quale sia la soluzione: abbatterli e contenerli oppure cercare una convivenza pacifica?

La stessa considerazione – nota Massobrio – può essere fatta per il Covid, con il quale si dovrà imparare a convivere, come sostiene il Premier britannico, che dal 19 luglio intende riaprire tutto. Qualunque sia la strada che si decide di perseguire ci saranno pesanti ripercussioni sull'economia.

A questo proposito Massobrio cita un esempio: il portale FattorMia dedicato all’adozione di un produttore agricolo. Se paghi un abbonamento annuale, puoi veder crescere la tua pianta o il tuo animale e poi recarti in azienda a ritirare i tuoi prodotti. Sembra un gioco, ma è un sistema che crea un'alleanza fra città e campagna, trasformando il consumatore in co-produttore. È sempre la comunanza degli obbiettivi che permette di superare i problemi.

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