Un assaggio della gastronomia tradizionale abruzzese, proposto in tre stuzzicanti versioni

A Golosaria è stato uno degli street food più apprezzati dai visitatori. E un plauso va anche al bravo Maurizio, che da dietro il bancone, con quella passione e competenza di cui dispone solo chi ama la propria terra e il proprio lavoro, si è prodigato nel raccontare ad ognuno di loro la storia e la tradizione di questo prodotto che appartiene da sempre al patrimonio gastronomico abruzzese.

Parliamo infatti di una realtà di San Giovanni Teatino (CH) a conduzione familiare, intestata a Volpone Agnese (via Caldarelli, 26 – tel. 0871221110) che produce arrosticini realizzati con una materia prima d’eccezione: la carne di pecore di razza Sopravissana o Bergamasca, allevate rigorosamente con alimentazione naturale. Al raggiungimento di un’età compresa tra i 18 e i 24 mesi, tale da non pregiudicare la tenerezza e il gusto, i capi vengono macellati nel mattatoio di Chieti Scalo e, dopo una “frollatura” di circa 4 giorni, si inizia la spolpatura, esclusivamente a mano con successiva lavorazione di “inceppamento” e confezionamento. Tre le tipologie di arrosticini: i classici da 22-24 gr cadauno, i fatto a mano da circa 32-35 gr e infine i fatto a mano di fegato, cipolla e peperoncino da circa 35-40 gr.

Anche la metodologia della cottura svolge un ruolo fondamentale per la riuscita del prodotto: viene infatti eseguita mediante il carbone tipo cannellina, evitando che la tecnologia degli ultimi tempi, con macchine elettriche o altro, possa intaccare lo spettacolo che traspare nel vedere cuocere gli arrosticini girandoli esclusivamente a mano, con la classica “fornacella”.

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