Ad Aosta va in scena la prima passata di pomodoro a km0 di tutto l’arco alpino italiano

I frutti, dalla forma ovale e colore rosso intenso e brillante, polposi e asciutti, sono stati coltivati su un unico appezzamento nel Comune di Aymavilles, vicino ad Aosta, senza l’utilizzo di alcun tipo di trattamento chimico. Cresciuti soltanto grazie all’irrigazione con acqua di sorgente e all’esposizione soleggiata del terreno, sono stati raccolti pomodori maturi al punto giusto per essere subito lavorati.

Per scoprirli, raggiungete corso Lancieri di Aosta 13/I ad Aosta (tel. 347 7818340). Qui ha aperto i battenti un nuovo punto vendita di prodotti locali, con annesso laboratorio di trasformazione a vista. Protagonista di questo spazio, lo chef trentacinquenne Luca Berolatti (che gestisce il ristorante Del Monte di Colleretto Giacosa), titolare del marchio Agrival.

A lui il compito quotidiano di trasformare materie prime ricercate e naturali valdostane in deliziosi composti da portare a casa e consumare. Oltre alla passata di pomodoro, prodotto principe è la tradizionale mela valdostana, che Luca cuoce e invasetta "in diretta" sottoforma di confettura naturale e senza conservanti sia per la prima colazione (unita al kiwi o al pompelmo rosa), sia quale abbinamento a formaggi e carni (in questo caso la mela viene cotta con i pomodori verdi, la liquirizia o il peperoncino habanero).

Quindi, dopo aver selezionato personalmente alcuni piccoli produttori artigianali del luogo dediti alla coltivazione di antiche varietà di verdure e ortaggi, ecco far capolino dalla sua cucina altre materie prime elaborate secondo antiche ricette ormai scomparse: in questo caso, protagoniste sono le antiche patate di montagna bollite a pezzetti, la rara varietà di carote gialle, oppure la gustosa e pressoché scomparsa “pastinaca" (o carota bianca) presentata sotto forma di deliziosa purea. Da assaggiare, il minestrone nel quale trovano spazio un’ampia varietà di ortaggi bio coltivati in altura.

Spazio anche alla linea dedicata a frutti e ortaggi essiccati a bassa temperatura e trasformati in creme e vellutate. Oltre alla mela, qui entrano in scena la verza, la zucca, i porri e i cavolfiori. Sempre dal vivo, potrete assistere alla realizzazione della Dzenevrà, un antico rimedio valdostano tramandato di generazione in generazione, utile quale digestivo. È a base di ginepro fresco locale bollito a lungo fino ad ottenere una sorta di melassa naturale, alla quale viene aggiunto solo zucchero di canna. È da consumare diluito nell’acqua calda come una classica tisana.

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