A Vittuone, il locale di Beppe Rizzo, docente all’Università della Pizza del Molino Quaglia, e grande interprete della pizza italiana

Quando lo avevamo scoperto, non era stato difficile dire, “Beppe” è un grande. Detto che siamo orgogliosi di avere lanciato lui e il suo locale, Angolo (via Villoresi, 71 – tel. 029022577) di Vittuone, con www.ilgolosario.it , con il Golosario (dove lo abbiamo premiato due anni fa tra le migliori pizzerie d’Italia) e con il Gatti Massobrio (perché se un campione così avesse dovuto aspettare le altre guide per diventare famoso, avrebbe fatto in tempo ad andare in pensione...).

Dopo la nostra ultima visita dei giorni scorsi, senza esitazioni, diciamo che era grande, ora è grandissimo. Per noi, questa, è la pizzeria numero 1. I motivi? Per la filosofia di distinzione che Giuseppe Rizzo, per tutti Beppe, il patron, ha scelto, seguendo i corsi all’Università della pizza (fino a diventarne oggi uno dei docenti più stimati), e investendo tutto sulla qualità (con le sue pizze che son realizzate con le farine Petra® del sommo Molino Quaglia e farcite con ingredienti che sono il meglio del nostro Golosario). Per la cura dei particolari e per la professionalità (Beppe è anche sommelier, e della sua passione vi dirà una selezione di vini e di champagne da applausi! Oltre che, tanto per citare un’altra chicca, il caffè con cui chiuderete, che è di un “signore” che si chiama…Giovanni Frasi, niente male per una “pizzeria” no?). E per l’atmosfera che riesce a creare nel suo locale, dove il meglio si sposa a un’informalità sapiente che fa sentire a casa.

Ebbene, quando sarete qui, nel suo bel locale che vi attende a due passi dal casello di Arluno, della Milano-Torino, con un’ampia sala luminosa, e uno splendido giardino (i due ambienti, l’ideale anche per stare insieme a parenti e amici). Per voi, ingresso imperdibile con strepitosa focaccia e Pata Negra, e poi imbarazzo della scelta, ma gola in festa con verace napoletana, secondo disciplinare realizzata con fiordilatte d’Agerola e salsa di pelato San Marzano Dop, con il cornicione alto e croccante e di dimensioni di circa una spanna, con le classiche, con le novità, tra cui è una bomba quella bianca con fiordilatte d’Agerola e spalla cotta di San Secondo, buonissime quella bianca alla carbonara con carciofi.

Oltre alle pizze, grandi le focacce, tra cui da leccarsi i baffi quella delle “festività” con cotechino e lenticchie. Chi vuol pescare dal menu, sarà soddisfatto con piccola frittura di alici e moscardini, paccheri di Gragnano alla pescatora, cotoletta alla milanese con osso con le patate, tiramisù o crostata di pere e cioccolato.

Fra le novità anche il panuozzo, una chicca ripiena di cime di rapa fiordilatte e pancetta affumicata e la focaccia farcita di baccalà, che Paolo Massobrio ha assaggiato niente meno che sabato sera. Prima di partire per Napoli.

Dopo, il caffè di Giovanni Frasi e anche l'acqua è d'autore: Lauretana naturalmente. Beppe è un grande!

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