Alla scoperta dell'Osteria del Vinacciolo

Nel centro storico di Alessandria, questa osteria curata con una solida cucina che si muove tra Piemonte e Liguria

Si conferma una piacevole sosta nel centro storico di Alessandria, questa osteria che rivela un ambiente curato e accogliente. Arredi essenziali, luci soffuse, stampe evocative della storia cittadina alle pareti tinteggiate bianco avorio, elementi lignei qua e là, tavoli opportunamente distanziati tra loro. Forse qualche grado in più di temperatura nella sala sarebbe stato apprezzato.
sala interna.jpg Da poco più di un lustro, patron e chef è Federico Prevignano, che vanta un’esperienza decennale nella gestione dello storico ristorante alessandrino Cappel Verde, fondato negli anni ’20 del secolo scorso. La sua è una cucina consolidata, corretta e senza fronzoli, che poggia sulla tradizione locale con qualche interessante divagazione sulla vicina Liguria.
Brava, in sala, la giovane Nicole, che si rivela attenta e premurosa.
Tra gli antipasti, ci è piaciuta la battuta di Fassona alla Piemontese (€ 15),
carne cruda.jpg al pari del vitello tonnato (€ 15) e dell’Antipasto Misto dell’Osteria (€ 13) che prevede piccoli assaggi di salame crudo, robiola, insalata russa e salamini di vacca. Si potrà scegliere anche tra lumache di Cherasco alla bourguignonne (€ 10) e tagliere di salumi (€ 12).
antipasto misto.jpg Tra i primi, ben fatti e saporiti gli agnolotti alessandrini con stufato di Fassona (€ 14) - il migliore assaggio del locale -;
buono, equilibrato, ma senza spinta il risotto al Blu vaccino e granella di nocciola (€ 16). In carta, anche i mandilli al pesto di Prà (€ 14), orecchiette al ragù di salsiccia e fassona (€ 14), tradizionale pasta e fagioli (€ 13) e tagliatelle alla carbonara.
Tra i secondi, sul podio il tenero e saporito coniglio alla ligure (€ 15), realizzato a regola d’arte, così come i salamini di vacca del Mandrogno alla piastra (€ 14);
valide alternative, la trippa in umido all’Alessandrina (€ 15), il cotechino su purè di lenticchie al cumino e crauti viola (€ 13), e il filetto di maiale con demi-glace alla senape di Dijon (€ 16). Si chiude sempre nel segno della tradizione con cinque proposte di dolci (€ 6-7): bonet, torta di nocciole Piemonte, tortino caldo di cioccolato fondente e nocciole, crostata di farro e more, panna cotta. Bravi.