A Golosaria l’innovazione di Alkè, primo in Italia a puntare sull’alkekengi

Importato da Perù e Colombia, l’alkekengi è stato per decenni considerato semplicemente come una curiosità esotica, più utilizzato per guarnire che come vero e proprio ingrediente. Ecco perché ci siamo stupiti, al Festival della Mostarda di Mantova, di trovare tra gli espositori una mostarda (buonissima) all’alkekengi.

L’idea è partita da Sirmione nel Bresciano dove l’azienda Alkeitalia (tel. 3484817459) ha messo a dimora le prime 12mila piante. L’esperimento ha avuto successo e oggi a tre anni di distanza sono già salite a 90mila.

Ma cos’è l’alkekengi? È una pianta erbacea con una parte commestibile racchiusa nella bacca che in genere matura da luglio ai primi freddi. Il gusto oscilla tra pesca e ciliegia con note di agrumato che lo caratterizzano e che possono essere sfruttate al meglio proprio nella preparazione di confetture e mostarda. Le bacche essiccate possono essere utilizzate come integratore di vitamina C e A , di cui è molto ricco, oppure in preparazioni diverse. Oltre al frutto mostardato, sono da assaggiare le confetture sempre in purezza oppure con mirto, con mela cotogna, con fico d’india, con le ciliegie, con i cachi.

Un frutto da conoscere, una novità che assaggeremo alla prossima Golosaria.

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