Agostino Cremonesi, con i figli Chiara e Stefano, i tre moschettieri di un’arte tutta italiana di accogliere nel segno del buono e del bello

Al Cassinino (via Cassinino, 1 – tel. 0382422097) di Pavia? Bellezza, eleganza, classe, passione. È “l’atelier del gusto” della famiglia Cremonesi, con papà Agostino, e i figli Chiara e Stefano, che son tre moschettieri di un’arte tutta italiana di accogliere nel segno del buono e del bello. Coup de coeur, per noi! E se ci date retta, emozioni anche per voi, una volta che sarete in questo grandissimo ristorante. Pieno di charme l’ambiente, una casetta delle fiabe che vi attende lungo il Naviglio (a metà strada tra il castello di Pavia e la Certosa, a 3,5 chilometri giusti giusti dall’uno e dall’altro!), e che vi accoglie con una saletta romantica, con il soffitto con le travi in legno, i tavoli alla giusta distanza l’uno dall’altro apparecchiati in modo impeccabile e impreziositi da eleganti candelabri, sottopiatti con i centrini immacolati, i bicchieri per i diversi vini, una rosa, le poltroncine comode, le tendine candide da cui si osserva scorrere l’acqua.

Una volta seduti, preparatevi a vivere un’esperienza memorabile, perché servizio e cucina, qui, hanno quel calore e quel genio che emozionano, perché racconto affascinante di quello che è lo stile italiano. Cominciamo col dire che patron Agostino, Stefano e Chiara son tutt’e tre sommelier. La passione del papà, sommelier di razza con curriculum da fuoriclasse (sintetizzano il suo percorso, il premio “Maestro del Commercio” per i 50 anni di attività ricevuto nel 2007 e l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica del 2011) è stata contagiosa, e i due figli, confermano la regola “buon sangue non mente”. Risultato, questo è uno dei ristoranti dove meglio si celebra il vino. Per voi, il meglio di Italia e del resto del mondo, con oltre 1700 etichette, selezione formidabile di Champagne, profondità di millesimi da brivido dei migliori cru, vini famosi ma anche autentiche scoperte, scelta senza eguali di distillati. Chiara, laureata in enologia, sommelier e delegata Ais della provincia di Pavia, però, oltre al vino, ha anche un’altra passione: la cucina. Questa la ragione per cui Agostino e Stefano sono in sala, e Chiara ai fornelli. Serviti in modo impeccabile, con i giusti abbinamenti, gusterete uovo morbido con fondutina e tartufo bianco d’Alba (è la stagione, approfittatene, nel caso facendo poi seguire copiosa grattata sui deliziosi tajarin!), gnocchi di patate con guanciale e zafferano, la strepitosa oca nostrana con insalatina di verza, la leccorniosa panna cotta con cachi vaniglia. Qui c’è passione! Qui c’è cuore! Siete ancora lì? Tu chiamale se vuoi, emozioni!

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