Un agriturismo tra vigneti, ciliegi e boschi con la cucina speciale di Luisa, accompagnata dall'Amarone e dal Valpolicella prodotti in azienda

C’è un altro Amarone da conoscere, ed è quello che ha ricchezza di note balsamiche, come il campione 2013 e 2014 dell’azienda I Tamasotti (Via Dei Ciliegi, 8 - tel. 340 267 8144 - www.itamasotti.it) di Mezzane di Sotto (Vr). Ma in realtà siamo ben sopra, ovvero sulle colline circondate dai vigneti. E il panorama che si ammira dalle sei camere del loro relais è spaziale: dalla collina ai monti. Intorno vigneti, ciliegi, boschi. Un paradiso.

Lo sanno bene tanti amici che si rifugiano fin qui, perché la cucina della signora Luisa è speciale. Gli stessi amici che si guardano bene dallo svelare un indirizzo come questo: la cucina è aperta dal giovedì alla domenica a pranzo. Una quarantina di posti, forse meno, in un’elegante casa di campagna, con una veranda ampia all’ingresso, la cantina, tutto ristrutturato con dovizia di particolari. Quello che colpisce è poi il silenzio che sembra abbracciare l’ordine e l’eleganza che regna in ogni angolo, con attenzione a ogni dettaglio.

La famiglia Brusco che proviene dal mondo della ristorazione, come storia, è entrata nel mondo del vino una decina di anni fa e la prima etichetta di Amarone è stata nel 2012. Fanno solo due vini: il Valpolicella superiore e l’Amarone, per 10 mila bottiglie, ma nel sogno di Alessandro, il papà, e di Giacomo il figlio ventottenne che a giugno convolerà a nozze con Sabina, enologa, è di avere anche un Lessinia Durello nel carnet.

E difatti è con un Durello brut che si apre la cena, con in tavola una rarissima pancetta contadina, che si scioglie in bocca. Poi un piatto fantastico che sono i raviolini di carne su letto di passata di ceci. Grandiosi i ravioli ripieni di broccolo arricchiti da un formaggio di capra molto stagionato di un’azienda della Lessinia: la malga Faccioli a Erbezzo. Ma che dire del loro olio extravergine di oliva, che sembra un esaltatore di sapore su ogni piatti?
Come secondo sarà eccezionale il pollo condito con un sughetto speciale. Un pollo nostrano, con una carne così saporita e compatta che non assaggiavo da anni. Solo questo varrebbe il viaggio, ancor più bevendo i loro rossi.
Si chiude con un dolce: lo spettacolare gelato al cioccolato fondente 70% con marasche e sbrisolona, ma la sorpresa sarà la mattina dopo a colazione con le confetture della signora Luisa, il caffè nella moka, i piccoli frutti. Che nostalgia ti prende appena te ne vai.
Ma perché Gianni, Maurizio e Roberto non mi avete mai portato, prima d’ora?

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