Grandi festeggiamenti a Cogne per i 90 anni di vita del Bellevue, hotel e spa della Famiglia Roullet. Costruito nel 1925 dalla famiglia Cuneaz per dare ai villeggianti i migliori comfort dell’epoca, il Bellevue è oggi uno dei più importanti alberghi – anche se definirlo semplicemente “albergo” è riduttivo - dell’arco alpino con una gestione familiare. Con 29 camere e sei suite, diversi ristoranti (Le Petit Restaurant, il Bar à Fromage, restaurant de montagne, La Brasserie du Bon Bec, ristorante tipico, il Gourmet, e la Terrazza) con una variegata proposta di cucina, una nuovissima spa con 1.200 m² di percorsi acquatici e di benessere affacciati sul Monte Bianco, il Bellevue garantisce agli ospiti un’esperienza di relax, di eleganza e di buona cucina a contatto con la maestosa natura del Parco del Gran Paradiso.

La famiglia Roullet, arrivata alla quarta generazione, è oggi rappresentata dal “Maître de Maison” Laura Roullet che con Mimmo prosegue la strada dell’ascesa di questo albergo storico sempre attento alle esigenze e ai cambiamenti dei propri ospiti. Per celebrare questo compleanno, martedì 16 giugno lo chef Flavio Iacovone del Bellevue ha aperto le sue cucine ad altri tre chef stellati: Luisa Valazza (Al Sorriso di Soriso), Emmanuel Renaut (Flocon de Sel di Megève), Pierre Maillet (Hameau Albert 1er di Chamonix) che hanno ideato un menu per l’occasione, proponendo ciascuno un piatto. Iacovone ha proposto l’entrée più nota della casa: l’Uovo del re Vittorio Emanuele II; Luisa Valazza un risotto con zucca, gorgonzola dolce, amaretto e aceto balsamico; Pierre Maillet la pressé de foie gras de canard et féra du Léman mi-fumée; Emmanuel Renault il biscuit de brochet (luccio). Infine il dessert è stato curato sempre da Iacovone con una zuppetta di fragole e frutti di bosco e galato alla cannella e una scenografica torta di compleanno.

La serata è stata anche l'occasione per presentare il terzo libro della trilogia "Rarità alpine", ideato da Piero Roullet e sua figlia Laura, dedicato alla cultura della civiltà alpina con oggetti della vita contadina di un tempo, che contemplano anche autentiche rarità che oggi sono arredi del Bellevue, rappresentati con splendide fotografie. Un modo per rallentare lo scorrere del tempo, per ricordare la vita pastorale di un’epoca in cui era la natura a determinare i ritmi dell’esistenza.

Scrive Paolo Massobrio che ha partecipato ai festeggiamenti: “Il valore di un’impresa famigliare è indicibile. E lo si vede dalla cura dei particolari, dalla bellezza dell’orto a raggiera che sta nel grande prato di fronte all’albergo, dalla partecipazione della famiglia Roullet alle relazioni. E quando parlo di relazioni penso ai colleghi oltreconfine, coi quali esiste un’ottima collaborazione, ma anche a chi si sente a casa, nella propria casa, dove una serie di soggiorni in questo luogo che, di fatto, continua a creare una grande attrattiva verso Cogne. Lunga vita al Bellevue!

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