Un luogo magico dove Marco e Paola vi faranno assaporare piatti creativi e accattivanti accompagnati da etichette di qualità, in linea con la proposta gastronomica

La grande cucina, complice la disponibilità di prodotti locali di alta qualità, sta trovando nelle aree di montagna un luogo di inatteso sviluppo. A confermarlo è a Macra (Cn) il ristorante Al Bial (SP 422 Borgata Bedale - tel. 0171999149 - albial.com), il luogo magico che Marco e Paola, lasciato Saluzzo, hanno saputo creare in una suggestiva saletta in legno e pietra destinata ad arricchirsi, solo nel periodo estivo, di un attrezzato dehors.

Sarà sui pochi tavoli di questo ambiente caldo e accogliente, che il sorriso di Paola saprà presentarvi con estrema naturalezza gli accattivanti esiti della ricerca coraggiosa e meticolosa perseguita da Marco. E se a stupirvi saranno così i piatti che via via vi verranno proposti, un’analoga sensazione la proverete anche di fronte alla carta dei vini, la cui relativa ampiezza è ben compensata dalla presenza di etichette del tutto in linea con l’elevata qualità della proposta gastronomica. Quanto basta per percepire il momento che vivrete come unico, anche se porterete via con voi il desiderio di riviverlo presto.

La capacità della cucina di gestire i sapori con mano sicura si vede fin dall’appetizer: una stupefacente tazzina di panna cotta all’acciuga dal sapore esplosivo. Indiscutibilmente di grande fascino “Come un’insalata russa…”, efficace reinterpretazione decostruttiva dello sfizioso antipasto piemontese. Riuscitissimo anche l’uovo BIO in brouillade, accompagnato da una ben amalgamata insalata di asparagi, crema di latte e caviale di salmone. Qualche perplessità incontrano al nostro palato i plin di pasta fresca allo zafferano, ricotta di Cucchiales e luvertin, forse nell’insieme ancora da ricalibrare. Si torna però subito nell’orizzonte dei radiosi sia con le cujette di patate della val Maira al pesto d’ortica crema d’aglio dolce e bottarga sia con la straordinaria insalata esotica di biete ananas e rabarbaro che accompagna un notevole carrè di agnello in crosta di pistacchi.

E dopo aver gustato un avvolgente fondente al Domori speziato con terra di cioccolato e composta di radicchio, si chiude con un buon caffè accompagnato da una piccola pasticceria in cui spicca una petite madeleine in cui proustianamente si condensa l’esperienza di gusto di una serata indimenticabile. 

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