Ha aperto in zona Castello - Cadorna, in via Petrarca 4, Gaetano Simonato, chef patron fuoriclasse, che festeggia i 25 anni di attività dando a Milano uno dei ristoranti più belli, all'altezza dei suoi piatti

Un gioiello! Milano ha un nuovo, grande, ristorante! È quello che Gaetano Simonato, per tutti Tano, e la sua Nadia, hanno deciso di “regalare” ai suoi clienti per il traguardo dei 25 anni di attività (che raggiungerà tra pochi giorni, nel 2020). Lasciati i Navigli, da via Villoresi, ha trasferito il suo Tano Passami l’olio (tel. 028394139 - 3922603777) in una delle zone più belle del capoluogo lombardo, in via Petrarca 4.

La sua scelta (coraggiosa, visto che poteva godersi il successo, e invece ha deciso di rimettersi in gioco, per dare agli ospiti ancora di più) fa la felicità dei golosi, perché sebbene siano decine le insegne nella zona, tuttavia, nei pressi di Castello Sforzesco e Stazione Cadorna (e in verità, fino a piazza Duomo) è il locale che mancava. A farne indirizzo “unico”, il suo essere formidabile bomboniera di eleganza e classe, con le due salette, Petrarca (22 posti) e Cortile (12 posti), intime e piene di charme, e la cantina dove è possibile fare piccoli eventi privati, e soprattutto, quei piatti di alta cucina contemporanea, che, sintesi geniale, mozzafiato, di tradizione e creatività, fanno di Gaetano Simonato uno dei più grandi cuochi d’Italia (per dire del livello, per noi, nel 2015, il suo Tano passami l’olio il miglior ristorante d’Italia de IlGolosarioRistoranti – GattiMassobrio). L’unicità, quindi, dall’avere, insieme, ambiente di rara bellezza e cucina d’autore.

Tra quadri e specchi, con oro, rosso e bianco, a fare da preziosa cornice, con un servizio professionale e attento, e Tano che appena può viene a sincerarsi di persona della vostra soddisfazione, da un menu che si modula sulla stagionalità delle materie prime, avrete scampi fasciati di prosciutto d'oca vellutata di fagioli di Lamon o con quella creazione che, da sola, varrebbe il viaggio, che è uovo di cristallo, morbido di albume, patata e Grana Padano, su riso nero venere mantecato e oro al tartufo. Poi agnolotti in brodo di cappone o spaghetti alla chitarra ripieni di bottarga di gallina in crema di burrata Grana Padano pomodori canditi e bottarga di tonno.
Di secondo, mare, con zuppa di seppioline al rosa pomodoro e ricotta origano e cannella, o terra, sella di capriolo laccata nel suo fondo, miele e timo, topinambur e biscotto al  timo.
Soufflè  glacè al cioccolato e nocciola, crumble di mandorla e mango alla mou il dolce finale di una sosta indimenticabile.

Tano passami l'olio è una nostra straordinaria Corona!

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