Ad Asiago la cucina di Alessio Longhini e l'entusiasmo di uno staff che è la "meglio gioventù"

Ma che gran bella cena quella che abbiamo fatto ad Asiago (Vi), dentro la struttura dell’Hotel Europa in corso IV Novembre, 65/67 (tel. 0424462659). Da oltre un anno è arrivato un giovane di talento, Alessio, che cura in particolare il ristorante Stube Gourmet. Un locale raccolto, tutto legno, curato da un servizio professionale davvero vincente. Bravo il sommelier, bravi tutti i ragazzi che ci hanno seguito per l’intera serata, proponendoci vini a bicchiere davvero interessanti per accompagnare una cena che è stata davvero memorabile e che sul Gatti Massobrio sarà ricordata con la corona radiosa.

E in un posto così saremmo per consigliarvi a occhi chiusi i due menu degustazione dello chef: “Memorie territoriali” a 60 euro (5 portate) e la sequenza di otto portate a 80 euro. Questo menu si chiama "Luugar". Noi, come sempre abbiamo assaggiato alla carta.

Ma attenzione, prima abbiamo gustato tre amuse bouche. Ve li elenchiamo, anche se non possiamo manifestarvi lo stupore che abbiamo provato: “finto rachide” ovvero una terrina di fegatini di cortile, polvere di porcini ed essenza di muschio; crema di patate con trippa di baccalà e salsa verde; tartare di capasanta con zettel di arancio, semi di frutto della passione ed essenza di bergamotto.

Ed ecco agli antipasti il foie gras d’anatra con cavolfiore, noci macadamia, pistacchi tostati e salsa al Porto; il salmerino con le sue uova, finocchio, rafano e cialda alga nori e il Giardino di verdure, terre alla mandorla, formaggio caprino.

Fra i primi non perdetevi i ravioli alla rapa rossa, formaggio Mezzano, aglio orsino, mirtillo nero e radice di prezzemolo e gli gnocchi di semolino, piovra alla brace, oliva taggiasca, pomodoro confit, maionese all’acqua di piovra, fantastici. Ma che saranno le tagliatelle di fagioli, porro, lardo Patanegra, consommé, rosmarino e il riso Carnaroli, topinambur, ricciola, uova di salmone, caramello di birra stout.

Apoteosi sui secondi: la faraona con tarassaco, noci pecan e insalata croccante, perfetta e morbida, e poi il piccione con radicchio, more, cipolle di Tropea, nocciole. Da provare il vitello con sedano rapa, lamponi, ricotta al cumino e cerfoglio o il salmone in olio di cottura, crema di patate alla curcuma, asparagi verdi e gamberi viola.

A questo punto come non chiedere i dolci: il cioccolato bianco, pistacchi di Bronte, more, Nocciolata; il biscotto ai semi di papavero, crema all’uovo, fragole e rucola e infine cocco, rabarbaro, marasche, yogurt e lampone.

Che dire? Ci siamo innamorati di questo posto, della cucina dello chef, della gioia che ti trasmette lo staff, di quel mestiere vero che esprime il sommelier. Di tutto. Diventerà famoso. Per noi lo è già. Grandissimo Alessio!

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