Famiglie dell’Amarone d'Arte: per l'Autorità Europea il marchio è valido

L'Associazione Le Famiglie dell’Amarone d’Arte che raggruppa 13 marchi storici di Amarone (Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti, Venturini, Zenato), riconosciuti e premiati a livello internazionale, ha accolto con soddisfazione la notizia che l'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) abbia respinto la richiesta di annullamento del marchio europeo “Amarone Families - Famiglie dell’Amarone d’Arte” che il Consorzio aveva proposto, condannandolo anche a rifondere le spese legali.

Questa Decisione dell’Autorità Europea che rigetta ogni richiesta del Consorzio sia in merito al presunto uso illegittimo di una denominazione protetta in marchio privato, sia sull’uso del termine Arte è totalmente opposta e antecedente di quattro mesi a quella del Tribunale di Venezia, che peraltro si riferisce al solo marchio Italiano.

“In merito al contenuto delle decisioni sopra ricordate (e fatta salva l’impugnazione della sentenza veneziana per ottenere il coordinamento alla pronuncia europea) – commenta la Presidente - stiamo tentando di percorrere con il Consorzio una strada verso il dialogo e la mediazione. Questo per il bene di tutto il territorio: il contrasto, da noi subito, ha fatto male all’intero territorio, distogliendo l’attenzione alla risoluzione delle vere criticità della Denominazione.”

Certo la presidenza del Consorzio affidata ad Andrea Sartori è nella direzione del dialogo e, sicuramente, nei prossimi mesi qualcosa scaturirà nella direzione dell'unità la cui assenza comunque nuoce al sistema del vino veronese nel suo complesso.

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