Un territorio vocato. Fattori climatici favorevoli. Cantine che lavorano bene. Questi i fattori che segnano il successo crescente del grande rosso veronese.

È il primo appuntamento dell’anno del popolo del vino. Ed è bello che sia a Verona, città che grazie al lavoro straordinario di Veronafiere, con Vinitaly, è diventata la capitale mondiale del vino. Stiamo parlando di Anteprima Amarone, evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella in collaborazione con Regione Veneto, Camera di Commercio e Banca Popolare di Verona, che da anni, apre la stagione delle degustazioni dei nuovi millesimi dei migliori vini italiani, con la presentazione della nuova annata del sommo vino veronese. Quest’anno il giudizio di esperti e critici presenti ad Anteprima Amarone è stato perlopiù concorde: 5 stelle il valore dell’annata 2011. A influire sulla qualità, secondo Diego Tomasi, del Centro di Ricerca per la Viticoltura Cra-Vit di Conegliano Veneto che ha condotto la commissione esplorativa “il decorso meteorologico che ha avuto un ruolo determinante e caratterizzante per l’Amarone del 2011 che si presenta ancora fresco, dal colore vivo e soprattutto con una grande potenzialità da invecchiamento”. Insomma, una sorta di “miracolo climatico” determinato dal calo termico “registrato nella notte tra il 6 e il 7 ottobre 2011 (da 20° a 12°), nel momento in cui le uve erano state appena messe a riposo, e il suo perdurare nelle settimane successive, ha determinato un rallentamento dell’appassimento con positivi effetti sulla fisiologia di questa seconda maturazione. Per quanto ci riguarda, certi che la natura sia sempre la variabile principale, dalla degustazione abbiamo avuto anche la conferma che come ha dichiarato Christian Marchesini, presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, i risultati che sta ottenendo questo territorio son dovuti anche al fatto che il “tessuto imprenditoriale della zona é da anni alla ricerca dell’eccellenza qualitativa”. La terra é grande. Il cielo può essere benevolo. Ma se gli uomini non lavorano bene i risultati non ci sono. Della crescita di autorevolezza del vino di punta del veronese, dicono anche i dati commerciali. Sono 12.759.505 le bottiglie di Amarone vendute nel 2014, mentre sono 12.649.600 quelle che debutteranno sul mercato; l’80% di queste andrà in giro per il mondo. Tra le note più positive, per quanto ci riguarda, la conferma dell’ottimo lavoro svolto da cantine che abbiamo contribuito a far conoscere, una su tutti Secondo Marco, guidata da Marco Speri, il cui Amarone abbiamo battezzato “Del Presidente”, perché gustato proprio nel momento in cui Sergio Mattarella veniva eletto. Tra i big già nostri Top Hundred, pregevoli le interpretazioni 2011di Bertani, Corte Sant’Alda, Campagnola, Roccolo Grassi, Terre di Leone, Zonin. Tra le cantine che “saranno famose”, da seguire due realtà di Negrar, La Dama (tel. 0456000728) e Corte San Benedetto (tel. 0456020531) della famiglia Lavarini, il cui Amarone per noi è “La” sorpresa dell’anno, grazie al suo colore rubino profondo, al suo naso complesso con note di frutta rossa ed elegante speziatura,  al sorso pieno, tannico, ma supportato da giusta freschezza, bella personalità e persistenza. Un rosso di grande stoffa, ideale da accompagnare a secondi di carne e formaggi di media stagionatura. “È stata un’anteprima contrassegnata da nuovi nomi che faranno strada nella nostra Dop – ha detto oggi la direttrice del Consorzio Tutela vini Valpolicella, Olga Bussinello -, così come farà strada e migliorerà nel tempo l’eccellente annata 2011. Accanto ad aziende prestigiose stanno crescendo le new entry di produttori che qui ad Anteprima Amarone hanno riscosso un ampio consenso da critica e pubblico”. Qualcuno ha parlato di annata storica. Esagerato. Ma il 2011 è un millesimo davvero interessante. Viva l’Amarone!

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