La Notizia

Finisce la guerra tra Boeing e Airbus. Joe Biden chiude la disputa aperta da Trump, bloccando per i prossimi 5 anni i dazi Usa e i contro-dazi Ue su 9,5 miliardi di euro di scambi commerciali e archiviando in questo modo lo scontro transatlantico che si era scatenato durante l’amministrazione precedente. Un primo passo che per il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli permetterà di riprendere il processo per un patto commerciale con gli States (La Stampa) @ L'accordo solo nel campo agroalimentare metterà in salvo mezzo miliardo di prodotti made in Italy quali Grana Padano, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi, agrumi, succhi, cordiali e liquori come il limoncello, che potranno così tornare sulle tavole a stelle e strisce. Lo ha affermato Coldiretti in riferimento all’annuncio del presidente della Commissione Ue Ursula von del Leyen. “Con il presidente Usa Biden è importante l’avvio di un dialogo costruttivo per tornare a crescere insieme in un momento drammatico per gli effetti della pandemia” ha spiegato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, sottolineando come “Gli Stati Uniti rappresentano nell’agroalimentare tricolore il primo mercato di sbocco fuori dai confini comunitari per un valore record di 4,9 miliardi di euro". In continuità con questo accordo è anche il disgelo tra Biden e Putin, che secondo Coldiretti favorirebbe ulteriormente in prodotti agroalimentari made in Italy bloccati dall’embargo russo per un totale di 1,4 miliardi. (Coldiretti) @ Sul tema interviene anche il presidente di UIV (Unione Italiana Vini) Ernesto Abbona, che in una nota commenta con entusiasmo la sottoscrizione del nuovo accordo. “Apprendiamo con soddisfazione dell’intesa Ue e Usa sulla sospensione per 5 anni dei dazi sull’affaire Boeing - Airbus. (…) Una politica commerciale aperta e leale con gli Stati Uniti è prioritaria per il nostro mercato e per la stabilità del contesto economico all’interno del quale si muovono le aziende. Sosteniamo, infine, la richiesta del Congresso Usa e del Parlamento europeo sul principio “zero for zero”: l’eliminazione completa dei dazi sul vino potrebbe infatti accelerare la ripresa degli scambi nello scenario post pandemia”. @ Estate sicuri. Così La Stampa torna sull’emergenza Covid e sull’avvio della stagione delle ferie, che porterà gli italiani in vacanza in zona bianca tra poche restrizioni e libertà ritrovate. Ma quali saranno le regole? Il coprifuoco, abolito in zona bianca, permarrà in zona gialla dalle 24 alle 5, ma sarà eliminato in tutta Italia da lunedì prossimo; la mascherina resterà obbligatoria anche all’aperto, a meno che non si faccia sport (esentati i minori di 6 anni e chi presenta patologie incompatibili); per matrimoni e feste sarà necessario il green pass, così come per i banchetti a casa o fuori; i ristoranti al chiuso potranno ospitare un massimo di 6 persone per tavolo, mentre all’aperto non ci sarà alcun limite; in spiaggia dovrà considerarsi uno spazio di 10 metri quadrati per ogni ombrellone, sotto il quale si potrà stare anche senza mascherina; per ottenere il green pass occorrerà aver ricevuto la prima dose di vaccino (da almeno 15 giorni), essere guariti dal Covid (da non più di sei mesi) o aver effettuato un tampone negativo nelle 48 ore precedenti. Le discoteche dovrebbero infine riaprire il 1° luglio, ma sarà vietato ballare. E proprio su quest’ultimo punto interviene anche il virologo Massimo Galli, che sulla stessa pagina spiega: “Riaprirei le discoteche solo a certe categorie, con il virus che circola meno servono i controlli. Non è ancora il momento di esagerare. Vaccinare tutti è l’arma anti-varianti”. (La Stampa)

La querelle sulla biodinamica

Biologico e biodinamico sono alla pari, e si scatena la polemica. Così è successo dopo che il Senato, lo scorso 20 maggio, ha approvato il disegno di legge 988 “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la certificazione delle produzioni agricole, agroalimentari e dell’acquacoltura con metodo biologico”. Tra i maggiori oppositori gli scienziati, che hanno bollato la biodinamica come una pratica esoterica, al limite della stregoneria, mentre Carlin Petrini, lunedì scorso, è sceso in campo su la Stampa definendo i giudizi del mondo scientifico “Pressapochisti, sintomo di non conoscenza”. In totale disaccordo con quanto affermato dal fondatore di Slow Food è il commento di Roberto Defez, membro dell’Accademia Nazionale dell’Agricoltura, che su La Stampa di oggi scrive: “Carlin Petrini ci dipinge come i difensori dei veleni nel piatto, solo perché non guarda nel suo piatto. La sua organizzazione per decenni ha organizzato Terra Madre, che faceva arrivare a Torino contadini da quattro angoli del pianeta, pagando loro i biglietti aerei. A migliaia di contadini. Se volessimo fare il bilancio in termini di emissioni di gas serra per TerraMadre ci sarebbe da far impallidire le centrali a carbone, ma erano altri tempi e far arrivare migliaia di persone consumando tonnellate di cherosene era considerato meritevole” (Suvvia, ma uno scienziato si deve attaccare ad argomenti denigratori del genere per supportare le proprie tesi? NDR). Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Marino Longoni, che su Italia Oggi spiega che il biologico “Sarebbe nient’altro che una illusione collettiva, ora sostenuta anche dal legislatore nazionale ed europeo, basata sulla diffidenza nei confronti delle tecnologie e vagheggiante un impossibile ritorno a un idilliaco passato che, in realtà non è mai esistito". A fianco di Petrini si “schiera” invece Paolo Massobrio, che su Avvenire di oggi sostiene la filosofia bio. “Mi metto a fianco di Carlin, e mi ci metto - scrive - preoccupato come lui, che una legge tanto attesa subisca slittamenti alla Camera, dove il testo potrebbe essere stravolto. Anche io conosco tanti produttori, giovani, che si sono assunti la responsabilità di lavorare per un mondo migliore. Chi scegliendo la certificazione biologica, chi spingendosi verso la biodinamica, affascinato dalla tesi dell’interconnessione tra i vari elementi all’interno di un ecosistema. li ho conosciuti, ho assaggiato i loro vini e i loro prodotti e non mi sono mai sembrati stregoni o invasati. (…) Quindi perché questa levata di scudi dal sapore calunnionso, quando la scommessa è quella di applicare un’agricoltura rigenerativa, esattamente in linea con la direttiva europea che nel 2030 vorrebbe il 25% della superficie agricola a regime biologico?”.

Coca-cola rimandata a settembre, la mappa degli amari e il salumificio antispreco

Ronaldo salutista boccia la Coca-Cola. Sta facendo discutere il gesto con cui il calciatore Cristiano Ronaldo, durante un’intervista in sala stampa, ha scansato le due bottigliette della nota bevanda che aveva sul tavolo (sponsor degli Europei ndr) invitando a bere acqua al grido di: “Acqua. Ecco quello che dovete bere”. Un siparietto di pochi secondi che ha causato al colosso di Atlanta una perdita in borsa dell’1,6%: Coca-Cola infatti, che a New York aveva aperto a 56,18 dollari per azione, è retrocessa a 55,22. Una frittata in bollicine. (QN) @ Corsia unica e rallentamenti per 20 cantieri. E la Liguria si rivolta, temendo per la stagione turistica. Lunedì prossimo ci sarà un incontro trai vertici di Anci Liguria e il ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini, ma nel frattempo la presidente della Commissione trasporti alla Camera, Raffaella Paita, propone di sospendere il pagamento dei pedaggi autostradali, nei casi di ritardi e rallentamenti sulle autostrade liguri, fino al 31 dicembre. Per Autostrade si tratterebbe però di “Opere per la sicurezza”. (Corriere della Sera) @ Weekend di musica, auto, vini e moto all’Arena. Verona riparte con una fila di eventi, tutti di portata internazionale, che si raggrupperanno nella giornata di sabato: dal Motor Bike Expo a Opera Wine di Veronafiere, passando per la prima dell’Opera Festival 2021 che la Fondazione Arena avvierà con la verdiana Aida in forma di concerto diretta dal maestro Riccardo Muti; fino alla Mille Miglia promossa dall’ACI. Con l’arrivo di una Ferrari che alle 11 del mattino battezzerà la giornata davanti all'Arena. (Corriere della Sera) @ “Avevo soldi e donne, ma mi mancava Dio”. Su QN è da leggere la storia di Fabrizio Gatta, l’ex conduttore Rai che, abbandonata la televisione, a dicembre diventerà prete. @ Nasce l’atlante interattivo degli amari made in Italy. L’associazione nazionale amari d’Italia, attraverso il portale Amaroteca lancia il primo atlante degli amari, una mappa navigabile del territorio nazionale che fornisce all’utente una serie di informazioni utili e geo-referenziate sugli amari: provenienza, caratteristiche, gradazione alcolica, storia dell’etichetta, consigli di abbinamento, caratteristiche dell’amaro scelto e, presto, anche i luoghi precisi in cui è possibile acquistarlo. (Italia Oggi) @ Costruire un consorzio unico o una piattaforma comune per gestire i consorzi del vino Veronese. E’ la direzione in cui stanno andando i Consorzi di Soave, Bardolino e Custoza. Ma il Valpolicella si smarca e considera l’opzione minima, vale a dire la rete d’impresa. L’approfondimento di Emanuele Scarci su Italia Oggi. @ Un logo per i vini delle aree protette. E’ questo l’obiettivo di Oenomed, un progetto di cooperazione tra Tunisia, Italia, Francia e Libano che, definendo per ogni Paese le aree protette in cui si produce vino e mettendo in piedi un protocollo per una viticoltura sostenibile secondo principi condivisi e obbiettivi comuni, punta a realizzare un marchio di riconoscimento green delle Aree Protette del Mediterraneo. (Italia Oggi) @ Il Salumificio Pasini scende in campo contro lo spreco alimentare e presenta una nuova etichetta sui prodotti che aiuterà a capire meglio la differenza tra la data di scadenza e il termine minimo di conservazione. Un modo per buttare meno cibo e risparmiare (anche) qualche euro. (Libero)

La curiosità

Fino ad oggi la lumaca è stata tenuta dai raccoglitori di tartufi il nemico numero uno, perché il gasteropode rosicchia il tubero fino a renderlo inadatto alla vendita. Ma uno studio recente, apparso sulla rivista Fungal Biology, potrebbe riabilitare completamente la sua reputazione. Per i ricercatori infatti, le lumache sono risultate idonee a disperdere le spore del tartufo nell’ambiente circostante attraverso la digestione, permettendo così ai funghi ipogei di riprodursi. (Italia Oggi)

L'assaggio

Al ristorante Cà Mia (via Cascinette, 1 • tel. 031631558) di Alserio (CO). Simone Tanzi e Guglielmo Curcio sono due giovani talentuosi di cui presto si sentirà parlare. Il merito è di un menu che fonde tecnica e creatività con proposte che si muovono tra terra e acqua dolce come la lingua di vitello, ciliegie sott’aceto, vermut e noce moscata; il riso al midollo, ravanelli sott’aceto e anice stellato o la tinca alla brace e scalogno. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti.

Il vino

La Ribolla Brut 2017 di Tenuta Stella di Dolegna del Collio (GO). Un invito all'assaggio fin dal colore, uno squillante giallo oro carico che ricorda un sole al tramonto sulle vigne. All'assaggio colpisce per le note floreali più che fruttate, un evidente accenno di zafferano, ma soprattutto uno spunto minerale di pietra focaia che riporta immediatamente alla ponca. In bocca poi il sorso è cremoso e pieno, ma la larghezza è sostenuta da una spina acida e sapida che decreta freschezza e persistenza. La degustazione di Paolo Massobrio a questo link.