La Notizia

Data storica questo 4 maggio dove in qualche modo si celebra la ripartenza. C’è un nuovo modulo di autocertificazione per favorire il ritorno al lavoro con tutte le cautele del caso. Rimane il divario fra le regioni: Calabria e Alto Adige verso la riapertura dei bar e ristoranti, ma il ministro Boccia impugna l’ordinanza calabrese. @ E se i contagi e i decessi ora tendono a rallentare, Libero apre oggi con notizie confortanti: “Il Virus a giugno sarà morto”. Secondo Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive di Genova, "Il Remedesivir è un farmaco efficace e il virus avrebbe perso forza.” @ Ma buone notizie arrivano da Mantova secondo cui la terapia con il plasma dei soggetti immuni funziona (Corriere della sera) @ Preoccupa tuttavia un nuovo esodo verso il Sud: in Calabria sono previsti 1451 arrivi fra oggi domani e i posti sul pullman Milano-Bari sono già prenotati per l’intera settimana. @ Da leggere l’intervista al sociologo Francesco Alberoni su la Verità che paventa la fine della globalizzazione e una ricostruzione tutta in mano a banche e burocrati. @ Il volto del coraggio è rappresentato stamane dai disegni di Milo Manara ripresi da Qn.

Gli scenari della Fase 2

"Il governo sta sbagliando. Avrebbe dovuto avere più fiducia nei ristoratori". Sulle pagine alessandrine de La Stampa è da leggere l'appello di Paolo Massobrio, che interviene sul tema delle riaperture spiegando perché sarebbe stato più giusto riaprire a maggio. "In questo modo andiamo incontro a chiusure e licenziamenti - spiega - Quindici giorni in più fanno la differenza". E lo stesso giorno è uscita un’altra inchiesta con il parere di vari protagonisti in gioco. @ Intanto, da oggi sono molti i locali milanesi che cercano una strada reinventandosi con il cibo da asporto e le consegne a domicilio. E se è boom di adesioni sulle piattaforme di delivery (Glovo ha triplicato le richieste rispetto al pre-emergenza ndr) c'è anche chi decide di fare da sè, utilizzando i propri dipendenti come rider. L'approfondimento di Mariella Tanzarella su Repubblica Milano e l’articolo di Marco Gatti a questo link. @ E sempre a Milano, oggi riapre il cantiere del Mercato Centrale. Il progetto nato a Firenze da un'idea di Umberto Montano e oggi presente anche a Roma e Torino riprende i lavori per il completamento del nuovo polo milanese. Sul Corriere della Sera l'intervista di Giuliana Ferraino al patron, che dice: "Non servono solo aiuti, ma anche nuove regole per sopravvivere alla pandemia". @ Via libera anche alla pesca sportiva. A partire da oggi Regione Lombardia apre anche al settore, purché nel rispetto delle norme di sicurezza messe in campo per l'emergenza Coronavirus. "Dovranno essere garantite le distanze minime di sicurezza - spiega su Libero l'assessore all'Agricoltura Fabio Rolfi - si tratta di un'attività sportiva a tutti gli effetti e, di conseguenza, potrà essere praticata come tale". @ Il governo prova a far lavorare (nei campi) i percettori del reddito di cittadinanza. Se nel primo decreto Cura Italia lasciava loro la possibilità di rifiutare un impiego, con il decreto di aprile in corso di stesura, lo stesso esecutivo punta a convincerli ad accettare i lavori che gli stagionali stranieri non possono svolgere. Chi accetterà potrà stipulare con i datori di lavoro contratti a termine non superiori a 30 giorni, rinnovabili per ulteriori 30 giorni, percependo quindi il sussidio e la paga da lavoratore agricolo, nei limiti dei 2 mila euro all'anno per il 2020. (Il Fatto Quotidiano) @ Intanto, con l'avvio della Fase 2, provano a ripartire anche le funzioni. La bozza del piano al vaglio del governo prevederà messe all'aperto e a numero chiuso e un aumento dei riti per ridurre l'affluenza dei fedeli. Sì anche alle Comunioni, ma con la mascherina (ma chi la deve mettere: il sacerdote o i fedeli? NDR). Restano ancora in stand-by i matrimoni. Il virus ha congelato 70 mila celebrazioni, con danni per 26 miliardi. Ma per la primavera 2021 è già "tutto esaurito". (La Stampa)

 

Storie di vino. Lunga vita al Crodino

Basta con lo scippo del Primitivo. I Consorzi di tutela e le associazioni di categoria della Puglia prendono posizione contro l'impianto e la produzione del vino pugliese in Sicilia. E in una nota stampa fanno sapere: "Questo provvedimento è inammissibile. Una decisione che offende la nostra storia: il Primitivo è un vino pugliese, espressione coerente del nostro territorio e delle nostre tradizioni vitivinicole. (...) Non possiamo tollerare che questo patrimonio ci venga sottratto". @ Intanto, nel mondo del vino, è allarme anche per il Moscato. Sul futuro si interroga  l'Associazione Comuni del Moscato, che in un documento ha sottolineato come "Anche il settore vitivinicolo è colpito  dalla drammatica realtà che si sta vivendo, e anche se finora le vendite di mercato del comparto riferito all'industria sembrerebbero quelle dello scorso anno, soprattutto le piccole cantine hanno le bottiglie ferme in casa e le spedizioni bloccate". (La Stampa) @ In controtendenza rispetto a questi dati negativi sembrano invece le vendite di vino negli  Ipermercati, cresciute del 7,9% nei primi tre mesi e mezzo dell'anno. La ricerca Iri per Vinitaly segnala inoltre che i vini Igp e Igt sono cresciuti del 10,5% e quelli comuni del 7,2%. (QN) Sono tempi duri invece per le bollicine. Le etichette di pregio calano a picco e sugli scaffali vanno solo i vini da pasto, fatta eccezione per il Prosecco. (Libero) @ E se nella gdo aumentano le vendite di vino, dati meno confortanti riguardano però i consumi. Dopo il boom di febbraio, anche la grande distribuzione ora fa i conti con clienti in calo. "Fino a metà marzo - spiega su Libero il ceo di Esselunga Sami Kahale - i numeri crescevano a doppia cifra. Dall'inizio del lockdown abbiamo registrato un decremento quasi della stessa portata, su cui ha influito sicuramente il divieto di spostamento tra comuni". @ Il comparto agroalimentare resiste (ancora) all'impatto Covid-19, ma tra gli operatori cala la fiducia, mentre rimangono sostenuti i consumi delle famiglie italiane (un dato in netto contrasto con quanto rilevato da Esselunga NDR). E’ questa l'immagine del comparto agroalimentare scattata da Ismea al secondo mese di emergenza e ripresa da Andrea Zaghi sulle pagine di Avvenire. Restano tuttavia diverse le criticità. Ismea rileva, soprattutto per il comparto ortofrutticolo, la difficoltà a reperire manodopera, mentre per il lattiero caseario e le carni hanno subito danni derivanti dalla chiusura della ristorazione. @ "Nessun problema di cibo per gli italiani. Ma ci è costato tanto". Sul Corriere della Sera parla Marco Lavazza, presidente di Unione Italiana Food: "La filiera non si è mai fermata, grazie alla responsabilità dei lavoratori e al buon sistema di relazioni sindacali. Ma adesso che inizia la Fase 2 sarà necessario che due degli ostacoli riscontrati, ovvero la chiusura dei locali e le difficoltà nelle esportazioni del made in Italy, vengano rimossi al più presto". @ Lunga vita al Crodino. Dopo una lunga battaglia, Crodo continuerà a garantire la produzione (almeno in parte) del celebre "analcolico biondo". Nel paese piemontese che gli ha dato i natali sarà mantenuto il 15% della produzione, mentre il resto si trasferirà a Novi Ligure (Alessandria) @ "Creiamo un cru per le nocciole di alta qualità". E' il progetto lanciato da un'azienda monferrina, la tenuta "Baronina" di frazione Roncaglia (Casale Monferrato) in collaborazione con un vivaista di Bubbio. (La Stampa di venerdì)

 

Ho capito bene?

Contro il Covid, bevete urina di cammello. Non uno scherzo da buontemponi, ma il consiglio (vero) di uno "specialista" iraniano, che sul suo profilo Instagram ha pubblicato un video - poi rimosso dal social ma rimbalzato sulla tv saudita Al Arabyya - in cui  avrebbe dichiarato che per proteggersi dal virus basterebbero tre bicchieri di urina di cammello ogni giorno, per tre giorni. Sulla questione è prontamente intervenuta anche l'Oms, che (manco a dirlo) ha esplicitamente chiesto di non farlo. (Libero) @ Intanto, tra le immagini che sicuramente rimarranno impresse, diventa virale quella di un avvocato americano, Daniel Uhlfelder, che si è aggirato per le spiagge della Florida vestito come la Morte per lanciare ai cittadini il suo messaggio inquietante: il virus è ancora forte, restate a casa e non uscite. (Discutibile, ma sicuramente pregnante. ndr)

L'assaggio

Oggi scopriamo la ricetta di un piatto tipico calabrese: l'insalata cannaruta. Su ilGolosario.it ci mostra la preparazione Giovanna Martire Saliceti della Degusteria Magnatum di Longobardi (CS).

Il Vino

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc Chiesa del Pozzo “Dominè” 2018 di Pievalta Azienda Agricola-Viticoltura Biodinamica (tel. 0731 705199) di Maiolati Spontini (AN). Dal colore giallo paglierino brillante, al naso ha profumi eleganti floreali , e in particolare di fiori sambuco, di acacia, tiglio, note fruttate di pesca, cedro e susina, sentori salmastri e di pietra focaia, mentre in bocca è di notevole struttura, ma dalla beva agile grazie a freschezza e gusto spiccatamente sapido, con un finale dalla elegante scia ammandorlata.