Italian CO-OP excellence

Sono passati due anni dalla creazione di questa rete ideata allo scopo di promuovere e riunire l’eccellenza vitivinicola italiana. Ecco quindi che qualche giorno fa si è tenuto un incontro con i fondatori di The Wine NetDaniele Accordini della Cantina Valpolicella di Negrar, Aldo Franchi della Cantina di Produttori di Valdobbiadene Val d’Oca e Cesare Barbero della Cantina Pertinace Piemonte. Una serata dedicata a raccontare alla stampa gli obiettivi del progetto e a far conoscere i vini più rappresentativi delle cantine, divulgando il motto “l’unione fa la forza”.

 
La rete d’impresa è stata concepita per creare coesione nei confronti dei mercati emergenti e per rinforzare il mercato internazionale tradizionale, ma anche nell’intento di avanzare nella GDO italiana al pari con i grandi marchi.
La scelta del luogo non è casuale, tanto per Treviso che è capitale del Prosecco quanto per Undicesimo Vineria, ristorante in cui si  interpreta il cibo con approccio moderno e contaminato con un melting-pot di sapori, con l’idea di scoprire in che modo le etichette protagoniste potranno posizionarsi sul mercato in modo differente. Lo chef Francesco Brutto, dopo aver assaggiato i vini in piena sinergia con il sommelier Regis Ramos Freitas, ha valutato con attenzione i piatti a cui abbinarli, riuscendo a far esaltare le note caratteristiche e i profumi di ogni calice.
L’accoglienza è stata resa piacevole e conviviale da un ottimo burro salato montato oltre che dal fragrante pane appena sfornato.


Il nobile Prosecco DOCG di vigne vecchie si rivela così un bicchiere elegante al quale la tartelletta con foie gras e tartufo si accosta con passo felpato nel corso dell’aperitivo.
 

Lo spumante delle colline trevigiane continua a essere servito anche con Corvina, limone verde, tonica e sanguisorba, ma in questo caso si tratta di Prosecco Superiore Rive di San Pietro di Barbozza 2018 Val d’Oca.
 

Con il Morellino di Scansano Vigna Benefizio 2017 della Cantina Vignaioli di Scansano si sposa una tradizione senza permanenza in legno, da bere con semplicità. Ecco allora che viene servito quasi freddo per accostarsi a crostacei, lardo e fragole fermentate, piacevole incontro che rimanda a frutta rossa pepata, con una grande beva che sa richiamare tutti i sapori del piatto.


Facile abbinare agli gnocchi di patate e sambuco il bianco siciliano Grillo Fileno 2018 Canicattì, un nettare che sa di notti isolane e di vendemmia notturna, dove freschezza e profumi armoniosi non si disperdono.
 

Un piccolo Barbaresco come il Langhe Nebbiolo 2017 della Cantina Pertinace, con un anno di sosta in botti di Slavonia, è in pairing ideale con il Biancostato al BBQ di lampone, da gustare avidamente solo con le mani.


Con il suo affinamento di 14 mesi prima in barrique e poi in acciaio, il Montepulciano Panarda d’ Abruzzo Riserva 2014 della Cantina Frentana è perfetto con il coniglio alla Royale.


Si termina con un indimenticabile dessert come Parmigiano, balsamico e meringa di vino, di una piacevolezza  indimenticabile per le papille, tra un susseguirsi di delicate note casearie e vellutati sapori vinosi.
 

Le note gustative in questo modo si alternano come in un pezzo di free jazz, con un protagonista presente anche negli ingredienti del piatto come l’Amarone Mater Classico Riserva 2011 della Cantina Valpolicella Negrar. Una grande annata per un finale di passione, anche in questo caso con il vino servito freddo in modo da poterne cogliere tutte le sfumature.

In conclusione, una serata concepita per proporre i prodotti di The Wine Net in modo meno convenzionale, per avvicinare gusti meno scontati e cucine lontane, catturando palati nuovi con la capacità di fare rete.

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