Si è conclusa con la proclamazione dei tre autori vincitori un'edizione di grande successo di Young to Young

Young to Young si è confermato uno degli appuntamenti più attesi nel calendario di Vinitaly con una partecipazione in crescita nell’ambito dei content creator. Un osservatorio privilegiato anche riguardo a come si è evoluto il mondo del vino anche dal punto di vista dei social media.
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Nella giornata di apertura della manifestazione Ilaria Felluga ha raccontato il suo Russiz Superiore Col Disore 2021, un vino capace di esaltare la longevità del bianco in un sorso raffinato, setoso, consistente che ha colpito tutti gli astanti. Tommaso Gaggino di Tenuta Gaggino di Ovada ha offerto una interpretazione alternativa del Dolcetto, una versione pop, mainstream di questo vino. Infine Riccardo Sabaini ha portato un gioiello: l’Amarone della Valpolicella Riserva 2015, un vino straordinario, evoluzione ed esaltazione dell’Amarone che rinuncia alle spalle grosse per l’eleganza di un sorso diretto, secco e un naso complesso come pochi altri. A raccontarlo nel migliore dei modi la prima giornata è stata Giulia Laura Di Gianni e Cristian Tilocca di Chicche in bottiglia, “una coppia capace di iscrivere il vino in un unico racconto della loro personale visione del settore, un capitolo di una narrazione avvincente effettuata esclusivamente attraverso i social”.
prima sessione.jpgLunedì 7 invece è stata la volta di un’altra grande degustazione con Vincenzo Sposato de Le Conche di Bisignano (Cs) con il Terre di Cosenza Colline del Crati Rosato "Antoné” 2023, vino dedicato alla moglie, che rende onore alla new wave dei vini calabresi che anche nei rosati riescono a portare un calice importante, con un vino fine al naso e un sorso che non rinuncia alla potenza. Quindi Fabio Zeppellini de La Fiuma di San Benedetto Po (Mn) con Lambrusco Mantovano “Teieto" 2024, un winemaker che ha deciso di scommettere sulle potenzialità del Lambrusco lato mantovano del Po. Un vino fresco, con profumi di frutta ampia che la fanno da padrone, ma anche un finale tannico graffiante.
bottiglie seconda sessione.jpgInfine l’enologo Filippo Carli dell’azienda Velenosi ha portato il Rosso Piceno Superiore "Roggio del Filare” 2021 e siamo ad Ascoli Piceno, un vino da uve montepulciano e sangiovese che ha accompagnato tutta la storia dell’azienda, a partire dalla fondazione con Angela e Ercole Velenosi e ancora oggi con la conduzione della figlia Marianna. Un vino potente che tuttavia ha cambiato stile, negli anni, fino ad essere perfettamente armonico, possente ed elegante. In questo caso l’interpretazione migliore, secondo i giornalisti del Golosario, è stata quella di Melissa Cignoli e Riccardo Savignoni degli EATilici che affrontano il vino con ironia ma senza rinunciare a una riflessione più ampia sulla comunicazione del vino e sul suo valore.
seconda sezione.jpgMartedì 8, giornata di chiusura di Young to Young 2025, ha fatto invece buon uso delle parole Michele Nasoni di Naso di Vino che punta a una comunicazione più classica, alla narrazione e soprattutto a una scrittura colta, approfondita e meditata. In questo modo ha raccontato il Rossobastardo 2022 portato su questo palco da Alice Cesarini Sartori, che insieme alla sorella Chiara conduce la tenuta fondata dal padre. Un vino che conosciamo da tempo, frutto di una visione in qualche modo eretica dell’Umbria del vino, ma decisamente convincente per il progetto di renderlo più accettabile al palato dei consumatori.
terza sessione dialogo tavolo.jpgMariarita Grasso dell’azienda Filippo Grasso di Randazzo (Ct) è stata una delle scoperte più belle di questo Vinitaly. Semplicemente grande il suo Etna Bianco "Mari di Ripiddu" 2023, un vino che nasce dal vitigno di pietra e lava più antico dell’azienda, grande naso, sorso minerale e sapido, grandioso. Infine un vino che ci ha fatto innamorare già alle Anteprime del Chianti Classico pochi mesi fa, ovvero il Chianti Classico 2023 firmato da Le Tregole. A firmarlo la volitiva Sophie Conte una comunicatrice dello sport folgorata sulla via della viticoltura.
terza sessione.jpgAlle 12, nella sala Iris del Centro Congressi di Verona, la proclamazione dei tre autori che hanno svolto i migliori lavori, a margine di una storica degustazione di 8 vini bianchi, che dimostrano quanto possano essere longevi (vedi foto d'apertura).
 

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