Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio racconta la storia di Leone Conti, un romagnolo affabile e verace che, riposta nel cassetto la sua laurea in Legge, ha preferito le colline attorno a Faenza, dove ha dato vita all’azienda vitivinicola che oggi gestisce insieme al nipote Gian Francesco. Da un terreno di 18 ettari, Leone ricava tre vini denominati Progetto 1, Progetto 2 e Progetto 3, tutti “personalissime” interpretazioni di albana. Tra le sue proposte vincenti anche la versione passita dell’albana, il Nontiscordardime, due Sangiovese di Romagna Superiore e il Ravenna Rosso Arcolaio.
Per leggere integralmente l’articolo clicca qui.