A Vescovato, dalla famiglia Crotti, una sosta che vale per l'atmosfera familiare, i prezzi onesti e la selezione dei vini

Questa trattoria è impossibile che passi inosservata. Sta sulla strada statale che di fatto collega Mantova a Cremona e più di un volta, non avendo nessuna voglia di cedere all'Autogrill, men che meno a McDonald’s, mi sono fermato verso l’ora di cena, sperando di trovare un posto, prima di entrare nel casello autostradale di Cremona che sta a 9 km. Ma ho sempre trovato il sold out, al mio amico Giorgio è invece andata meglio (avendo prenotato) e quindi questa trattoria autentica figura da anni sulla nostra guida ai ristoranti d’Italia.
resca-ingresso.jpgEd è una sosta preziosa, credetemi, dove sorprenderanno tre cose: l’aria familiare, proprio come le vecchie osterie di un tempo; i prezzi, alla portata di tutti, e un’insospettabile selezione di vini che, vivaddio, annovera pure gli champagne. Bollito misto e Champagne? Perché no? Oppure quel Lambrusco fruttato prodotto a Cicognolo, che è un paese poco distante: l’ho ordinato sempre su suggerimento di Giorgio.
resta-lambrusco.jpgQuando sono arrivato, alle 19,45 c’erano solo tre tavoli occupati (forse il 10%) e il servizio spedito, giovane e gentile, era già al lavoro. Non c’è menu scritto, mentre la carta dei vini è a disposizione. All’ingresso sono dichiarati i prezzi: dopo l'antipasto misto come entrée che viene offerto, i primi sono a 10 euro; i piatti di bolliti e arrosti a 18 euro. Nel giro di mezz’ora, tuttavia, il locale era pieno, nelle due sale principali.
resta-sala.jpgChi prende la comanda è pronto a servire un tagliere di salumi (qui siamo nella patria dei salumi), ma elenca anche i primi, come gli iconici marubini in brodo della tradizione cremonese,
resca-primo brodo.jpgoppure i tortelli di zucca al burro versato. Avevano anche dei tortelli al bagoss quella sera e i tagliolini ai quattro sughi, che prevedono che venga portata in tavola una pasta in bianco e a parte sono serviti i quattro sughi: rosso, ragù, fegatini e ai funghi.
resta-primo.jpgAi secondi, l’alternativa alla carne è il baccalà alla vicentina, ma chi rinuncia a quel carrello ricco e fumante che Jhonatan, figlio di Paolo Crotti (in cucina) e Simona Arcari (in sala), serve con una maestria davvero unica e con tempismo perfetto?
resta-taglio bollito.jpgC’è di tutto: testina, cappello del prete, cotechino, gallina lessa, lingua, spalla cotta di san Secondo e chi più ne ha più ne metta. Almeno 10 pezzi nel piatto con quattro salse, dove non mancano il bagnetto verde e la salsa di rafano e, ovviamente, la mostarda di Cremona.
resta-bollito.jpgI contorni sono patate al forno, purea e spinaci. E qui inizia la festa. C’è gente che arriva e mangia soltanto quello, con tanta soddisfazione, magari concedendosi una di quella bottiglie che ha selezionato Jhonatan.
resta-contorno.jpgCi si alza soddisfatti, come quando si è vissuta una serata italiana, di festa appunto. E quasi non si vuole andar via, davanti al carrello dei formaggi che annovera un buon Salva Cremasco, abbinato a due salse e confetture di produzione propria, accanto a pecorino, gorgonzola, formaggelle morbide di malga. È il dessert ideale, a meno che non vogliate chiudere con il dolce scelto tra semifreddo al torroncino, crostata con marmellata o sbrisolona con il passito, benché qui dovrebbe essere rispettato il detto che la “La bòca l'è minga stràca se la sa nò de vàca”.

TRATTORIA LA RESCA

via Padana Inferiore 7
Vescovato (CR)
Tel. 0372 830627 - 3492710854

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