Sui Colli Berici un locale moderno dove i prodotti del territorio trovano una creativa interpretazione per una raffinata esperienza multisensoriale

Questo è uno di quei ristoranti nei quali ci piacerebbe tornare più spesso. Alberto Basso, chef e proprietario, ora propone una carta che racconta i suoi progressi nel tempo e lo rappresenta in quella che ci è sembrata una vivace evoluzione; a questo si accompagna l’attenzione che Christian Danese porge all’ospite, tra professionalità e modi garbati, da perfetto maître-sommelier.

Il patron da quest’anno si è avvicinato al mondo della ristorazione per le scuole d’infanzia: si nota quindi una sensibilità ancora maggiore alle tematiche legate a salute e leggerezza. Non solo, perché è ancor più viva nei piatti l’espressione del suo lato ludico.
Partiamo dai benvenuti: “pasta al ragù”, un macaron dolce-salato e poi un bel finale esplosivo, come la versione del celebre Americano in forma di sfera da gustare in un solo liquido boccone.
La presentazione degli ottimi pani con l’intramontabile tubetto di spuma di mortadella è ormai un must.

La spuma di topinambur con polveri vegetali, carciofi e lampascioni è un antipasto che regalando calore e profumi racchiude in sé la forza sotterranea della terra d’inverno. Il cuore d’asino al profumo di camino con mele cotogne alla senape è entrato ormai nella “hall of fame” con la sua delicata carnosità e la dolce nota astringente del vegetale. Ultimo antipasto a salire agli onori della cronaca il goloso gambero su foie gras con trippe di vitello.

I tortelli alla cipolla di Almisano con cannellini e ventresca di tonno rappresentano la riuscita reinterpretazione della classica insalata di tonno fagioli e cipolla di vecchia memoria, mentre il risotto al fegato grasso con vermouth e perle di yuzu esprime una sontuosa piacevolezza mitigata da un finale fresco e persistente.

Il polpo “BBQ” e il gusto suggestivo del Bir-Ramen ripercorrono una storia di ricerca del sapore che appare consolidata. Altro piatto interessante è il succoso taglio del lagarto Iberico servito con una quenelle di robiola dei Lessini e papaya.

Con i suoi dessert mai troppo dolci lo chef sorprende grazie a interessanti combinazioni di ingredienti inediti. Ecco quindi la divertente suggestione di “polenta e baccalà” ovvero la meringa all’aceto di mele con biscotto e salsa al baccalà accompagnati da un gelato al mais. Un altro esperimento indimenticabile per il godimento palatale è la sablé con meringa all’italiana, pompelmo, caramello al pepe lungo e salsa di peperone e tonno.

Menu degustazione a partire da 57 euro per 4 portate bevande escluse, e poi a salire altre proposte a 66, 68, 76, 80, con una bella scelta di vini al calice o una vasta lista di etichette sia convenzionali sia naturali.

TreQuarti
piazza Donatore ¾
Val Liona (Vi)
tel. 0444 889674
www.ristorantetrequarti.com

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