Di questa piccola cantina sconosciuta che, siamo certi, sarà famosa, un rosso emozionante per il pranzo di Natale

Senza spumanti italiani e Champagne non è festa. Certo. Ma questo Natale va detto segna il riscatto dei grandi rossi, che, in un sondaggio di Winenews, risultano essere tra i vini più desiderati da trovare sotto l’albero. Il più desiderato è il Barolo, sogno di 9 eno – appassionati su 10. A seguire, tra i vini che si vorrebbero ricevere in dono, Amarone della Valpolicella, Brunello di Montalcino e i Supertuscan (su tutti Sassicaia, Tignanello e Masseto).

Ora, detto che le bollicine si prendono la loro rivincita, e stravincono la “competizione” che indica le bottiglie imperdibili per il cenone, e considerato che comunque gli spumanti anche sulle tavole della Vigilia e del pranzo natalizio, risultano immancabili (Champagne, Franciacorta e Trentodoc, in testa). E aldilà del fascino indiscusso del grande rosso piemontese (c’è chi potrebbe contestare che il Barolo sia uno dei vini che meglio si sposa ai piatti natalizi?), tra le altre eccellenze “rosse”, a nostro avviso, ideali per accompagnare le specialità del Natale, oltre alle beneamate barbere, al sommo Aglianico del Vulture, da non dimenticare, anche un altro re dei vini di casa nostra, il Montepulciano d’Abruzzo. Per una sorta di pudore di chi lo produce, e per la maggior confidenza con le vigne che con i riflettori della maggior parte dei produttori, questo fiore all’occhiello delle nostre produzioni, di rado conquista copertine o attenzione dei media. È un errore. Per questo motivo, “sotto l’albero” vi facciamo trovare una grande sorpresa. È il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane D.O.C.G. di Vaddinelli (tel. 0858708430) di Atri (Te).

Scoperta entusiasmante che vi offriamo in questa occasione, è figlio del lavoro di questo piccolo e sconosciuto produttore, che opera secondo i dettami dell’agricoltura biologica. Nel bicchiere? Di colore rosso rubino fitto, al naso ha profumi intensi di frutti di bosco, e in particolare di mirtilli e ribes neri, radice di liquirizia, grafite, rabarbaro, note di spezie dolci, mentre al palato è caldo e di calibrata morbidezza, con tannini gentili e bella sapidità, grande lunghezza gustativa. Un “vero campione” che sarà gioia accompagnare a specialità di carni e formaggi di media stagionatura.

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