Toccando aziende di diverse regioni italiane: dal Veneto al Piemonte, dalla Liguria alla Calabria

Alla vigilia del nostro tour per le cantine che offrono un’esperienza, di cui vi daremo conto su questo sito o sui nostri social, ecco un’ultima tornata di assaggi, effettuata nei nostri uffici.

Iniziamo con le bollicine più conosciute al mondo, ovvero col Prosecco. In questo caso sono quelle dell’azienda

LE COLTURE di Santo Stefano (TV)

Via col Valdobbiadene Prosecco Superiore - Extra Brut “Rive di Santo Stefano” Vendemmia 2021: ha colore paglierino, spuma ricca e intensa. Nota di mela con la buccia rossa. In bocca è piacevole, fruttato, e ha un’acidità di media persistenza; la mela ritorna poi in bocca. Il Valdobbiadene Superiore di Cartizze ha bolle grosse, colore paglierino tendente all’oro. Al naso è più intenso, con note di mela e frutta gialla matura. In bocca è pieno, rotondo, con un finale da residuo dolce, come ci si aspetta. Il Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut “Fagher” ha un colore paglierino tendente all’oro, bella persistenza di bollicine fini. Questo ha note più agrumate al naso, diretto, verticale.
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ANDREA TAVERNA - LA CASCINOTTA di Oviglio (al)

Il nostro Andrea Voltolini ha recensito la sua visita all’agriturismo Cascinotta (link) che ora produce vini grazie alla collaborazione con la società agricola TTSS. Via con l’Alta Langa Brut Millesimato 2018. Colore paglierino, bollicine fini di buona persistenza. Ha note ematiche evidenti e di fieno. In bocca è fresco, verticale, con finale ammandorlato, dove persiste la nota acida. Il Piemonte Chardonnay 2021 ha note distese di frutta bianca (banana) mista a sensazioni erbacee. In bocca lo trovi pieno, sapido e si consolida nel sorso con l’acidità. Il Dolcetto d’Alba 2021 ha naso intenso e frutta tendente al sottospirito, con more e prugna. Vino equilibrato con finale amarognolo. La Barbera d’Asti 2021 vince con la freschezza fruttata (mela e prugna), ma alla fine, nel sorso, non nasconde la sua anima fresca e acidula che termina con un che di allappante.

cascinotta-oviglio.jpgStiamo sempre in Piemonte, questa volta a Cocconato d’Asti

AZIENDA AGRICOLA NICOLA FEDERICO - Cocconato d’Asti

Abbiamo recensito nei giorni scorsi la sosta clamorosa nel loro ristorante (link), ora ecco la valutazione dei vini. L’Albugnano Superiore Del Conte 2019 ha note pulite di frutta senti dove la pesca; molto fini i tannini ben equilibrati con evidenze minerali in bocca. È uno degli Albugnano più interessanti assaggiati quest’anno. Il Freisa D’Asti Superiore “Pietra” 2018 mostra una frutta molto matura (lampone). Il sorso è imponente, grandioso, con bei tannini in evidenza. Un vino che potremmo definire clamoroso. Molto interessante anche la Barbera D’Asti 2020. Qui senti un cuore di ciliegia matura con note speziate anche di cuoio. È velluto puro, con un’acidità elegante. Davvero bravi!!!
nicola federico.jpgE ora eccoci sulle tracce di una nostra recente conoscenza, un produttore che lo scorso anno è stato fra i Top Hundred col il suo Rossese di Dolceacqua Superiore.

MAURO ZINO di Dolceacqua (Im)

Abbiamo naturalmente riassaggiato il Rossese Peverelli, nell’agriturismo di famiglia, Dalla Mimmi, ma poi anche i due bianchi della maison. Ovvero il Riviera Ligure di Ponente Vermentino 2021 che aveva colore oro e poi una complessità pazzesca. Senti sambuco, viola, una speziatura di resina e incenso, note balsamiche e di malva. Complesso e caratteristico, in bocca è equilibrato, disteso, filigranoso, con finale leggermente allappante e sapido. Notevole il Riviera Ligure di Ponente Pigato 2021. Qui il colore è oro brillante e la frutta matura piena vince: albicocca su sfondo minerale. Una mineralità che ritrovi in bocca, con un sapido maggiore e una freschezza imponente. Davvero bravo Luigi Mauro. Non a caso una grande esperta come Maresa dell’Enoteca Re ha creduto in lui.
peverelli.jpgmauro-zino.jpgSempre in Liguria, per assaggiare i vini di

DANIELE RONCO di Ortovero (SV)

Il Riviera Ligure di Ponente Pigato 2021 ha colore oro e spicca con le erbe officinali e l’alloro. In bocca è pieno e l’acidità è ficcante e prolungata. Ma che dire del Riviera Ligure di Ponente Pigato 2018: stesse note con una speziatura più intensa. Sontuoso con quelle note di polvere da sparo, idrocarburo, frutta matura bianca sottospirito. L’acidità finale di questo grande vino è pregnante per un risultato di grande eleganza. Il Riviera Ligure di Ponente Granaccia 2020 ha colore rubino intenso e note ematiche, vernice. È abbastanza fine, ma ancora in cerca di un suo equilibrio.
daniel-ronco.jpgApriamo ora una parentesi su Dolceacqua, dopo il convegno moderato dal sottoscritto sui 50 anni della Doc. Di Rossese oggi se ne producono appena 370 mila bottiglie e, avendo seguito con Marco Gatti, per 7 anni consecutivi (dal 2002) le degustazioni annuali di confronto fra i produttori, posso dire che il livello è decisamente alto. Ho assaggiato i Rossese (che forse presto si chiamerà solo Dolceacqua) di tutti i 16 produttori presenti in piazza, trovando conferme in tanti amici conosciuti e lanciati allora (ricordo l’exploit di Kà Manciné) o la passione di Marco Gatti per Perrino Testalonga. Tutti alfieri di una gran bella denominazione. Fra i produttori nuovi conosciuti mi ha colpito molto Poggi dell’Elmo di Soldano, mentre la magnum che mi hanno omaggiato alla fine del convegno (a caso fra i relatori) è stata quella di Giovanna Maccario che conoscemmo proprio agli esordi, benché di questo cru già ne parlò Veronelli all’inizio degli anni Settanta.
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Maccario Dringenberg di San Biagio della Cima (im)

Per me, dunque, il Rossese Dolceacqua Curli 2019 ovvero un cru della val Verbone che sta a 350 metri slm. Un vino dal colore rubino di media intensità, come deve essere. Al naso ecco note solenni di incenso, viola, amarena speziata, prugna, pelle, con un accenno salmastro. In bocca è velluto puro e il suo equilibrio si rafforza nei tannini fini che non coprono la freschezza. Un grandissimo rosso, che ha toccato il vertice dei 5 asterischi.
dringerrberg.jpgInfine un salto in Calabria

FATTORIA SAN FRANCESCO di Cirò (KR)

Via con il Calabria Bianco pecorello Bianco di Sale 2021. Colore tendente all’oro, marcatamente fruttato e speziato dove compare l’ananas. In bocca ha un’acidità diffusa, ampia, e l’ananas lo avverti anche in bocca. Il Calabria Rosato Donna Rosa 2021 ha colore ciliegia e al naso la frutta rossa è ciliegia candita. Infatti è molto pieno in bocca e la frutta ti porta a una persistenza unica. Il Calabria Rosso Villaroja 2019 (gaglioppo) è già fresco al naso per un sorso equilibrato piacevolissimo a tutto pasto.
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TENUTA IUZZOLINI di Cirò Marina (KR)

Il Calabria Bianco Madre Goccia (greco bianco e chardonnay) 2021 ha colore oro e note speziate. Avverti molto l’acidità piena che lo rende persistente. Il Calabria Rosato Lumare 2021 ha colore rosa ciliegia, nota di ginger, lavanda, e tende all’officinale. In bocca è rotondo, pieno, con finale amaricante. Il Calabria Rosso Muranera 2020 (gaglioppo, cabernet, merlot, magliocco) ha note che tendono all'erbaceo su un colore violaceo. Elegante, viene fuori la viola, cioccolato, tannino fini. Davvero un gran bel vino!
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