Sciatt a Porter, il locale innovativo di Emma Marveggio

A farci conoscere è stata Francesca Traversi, l’anima del club di Papillon valtellinese.
«Ti voglio far conoscere una mia amica che ha avviato un locale fuori dagli schemi pochi giorni fa, a due passi dalla Stazione Garibaldi e Corso Como», mi aveva detto. La mia prima reazione, a dire il vero, non era stata entusiasta. L’ennesima attività nel mondo del gusto che prende il via in quella che oggi è la zona emergente di Milano, avevo pensato. Va bene che ci sarà l’Expo, ma tutti questi locali, lavoreranno?

È bastato varcare la soglia di questa nuova realtà, e trovarmi di fronte Emma Marveggio, per capire, che quello che ha creato questa donna, è qualcosa che non ha eguali. Ristorante? Vineria? Bar? Spazio di ritrovo? È tutto questo, anche. Ma soprattutto è l’espressione di un amore viscerale per la Valtellina – e per la sua storia, cultura, tradizione, agricoltura, specialità, piatti e vini – che facendosi luogo, rende possibile a chiunque vivere la poesia della terra di cui è figlia. Donna intelligente e di carattere, nata a Sondrio, Emma sin da giovane ha avuto cuore dalle aspirazioni extra – large. Intrapresa una carriera nel mondo della finanza, all’apice del successo invece di godersi benessere e tranquillità, ha deciso di rischiare. Fin da ragazza, la sua passione, le sue radici, il gusto. Il suo sogno? Creare un business – perché la passione deve avere una redditività, se no muore – che fosse tramite per portare milanesi e il mondo intero che arriva a Milano, per vivere le emozioni che un’esperienza in terra valtellinese regala. Lo ha fatto secondo il suo temperamento. Da grande. Ne è nato Sciatt a porter. Locale moderno, intelligente, che risponde all’esigenza sentita dai più di mangiare senza stare a tavola delle ore, ma senza rinunciare al gusto e spendendo il giusto. In più. Lo ha fatto valorizzando in modo moderno le sue origini, valtellinesi. Morale.

Nel capoluogo lombardo, non c’era e ora c’è, un luogo come questo, ovvero in cui, come dice l'insegna, chi vuole può avere una bella porzione di Sciatt, ma a porter, ovvero serviti in cartoccio in modo da poterli gustare in piedi o andando a passeggio, piuttosto che salumi, pizzoccheri, formaggi o bisciola, insomma, il meglio della tradizione valtellinese, da gustare ai tavoli del grazioso locale dove grande video e arredi parlano solo della magnifica Valtellina. Agli amanti del vino, segnaliamo che naturalmente qui non mancano i migliori rossi, Sforzato in testa, e i rari bianchi, da consumare anche a bicchiere, con una selezione di prodotti che fa la felicità di intenditori e dei più esigenti. Emma è una persona straordinaria da conoscere! E Sciatt a porter è un locale che ci ha conquistato! Il gusto della vita!

Marco Gatti

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