Siamo ai Parioli, il quartiere in di Roma. E siamo, per la seconda volta in poco meno di una settimana, in un locale di grande fascino. Gli Ulivi (via Luigi Luciani, 23 - tel. 0632600301).

Entri e c’è una zona lounge con le poltrone di fronte al lungo bancone del bar, uno spazio sopraelevato con tanti tavoli e altri tavolini in fila che guardano la sala d’ingresso. Bello. Bello il gioco di luci che creano intimità e relax e che di fatto comunicano ciò che sta a cuore ai titolari: “un luogo dove premiare il desiderio di buono e naturale.” Da quanto si evince leggendo la tovaglietta di carta sul tavolino qui siamo in una situazione a Km zero: un’azienda agricola umbra che fornisce l'olio (buono), ma anche la carne, i legumi, le verdure e altre materie prime che finiscono nelle mani del giovane Simone Loi.

C’è un’ottima selezione di vini a bicchiere, ogni giorno, e una carta dei vini soddisfacente, che magari potrebbe rispondere un po’ di più alle aspettative di naturale. Una parola merita il cestino del pane (la farine sono del Mulino Marino) con focaccine, grissini e fette fragranti, tutto prodotto con lenta lievitazione. Si parte dunque con i taglieri (tre proposte), e gli antipasti, fra cui delle buonissime polpette di bollito con una teoria di mostarde (radiose). Ma c’è anche il mantecato di baccalà con cecina croccante e crema di patate. Geniali le alici pastellate in tempura di barbabietola con crema di mozzarella e puntarelle. Bello e buono anche il roast beef cotto al camino nel sale alle erbe con salsa bernese. La tartare di manzo è perfetta, così come il battuto di gamberi con insalata di carciofi. La prossima volta prendiamo il carciofo alla giudia su fonduta di pecorino.

Grande soddisfazione nella nostra prima visita coi primi: tonnarelli cacio e pepe, mezzemaniche all’amatriciana, ma che buono lo spaghettoro aglio, olio e peperoncino su battuto crudo di gamberi, o gli spaghetti integrali di alici, brioche di pane e rafano. Il risotto qui lo fanno con carciofi e castelmagno. Per la felicità dei golosi qui hanno il carello dei bolliti, ma anche il pesce fatto in vari modi. E non manca mai il fritto misto. Per noi un ottimo maialino porchettato con patate arrosto e chutney di mango. Nel menu c’è anche una sezione dedicata alle carni dell’azienda alla griglia e agli hamburgher. Ma una terza sezione riguarda l’Oriente con cous cous, pollo al curry e zuppa thai. Eccezionale e da ritornare, anche per i bicchierini - che è una sezione dei dolci - o per quel crumble di mele con nocciole e gelato alla crema, oppure il Montblanc o il cheese cake con pere caramellate. Che bella e soddisfacente sosta.

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