A due passi dall’aeroporto di Linate, un indirizzo sicuro dove gustare i piatti della cucina lombarda

Oggi vi facciamo salire sulla macchina del tempo, per un viaggio che riporta a centinaia di anni fa. Seguiteci. 

Andiamo a due passi da Linate. All’aeroporto, aerei, manager in giacca e cravatta che scendono di corsa dai taxi, business, occhi puntati sull’orologio, cellulari incandescenti, insomma vita da secondo millennio. Poco più in là, un’oasi medievale. Sì avete letto bene, la meta dove vi proponiamo di seguirci, la Trattoria dei Cacciatori (via Trieste – tel. 027531154) di Peschiera Borromeo (MI), è all’interno del castello di Longhignana, già di proprietà di Bernabò Visconti, prima, e dei Borromeo poi. Qui, dove soggiornò a lungo anche San Carlo, una sapiente ristrutturazione oggi restituisce il fascino di questo castello medievale. Per voi, sale di straordinaria suggestione, camini e arredi d’epoca, il giardino per la bella stagione. Il locale non è solo storia e bellezza, però. Perché la famiglia che lo gestisce da oltre ottantant’anni, i Temporali, il mestiere dei ristoratori lo sanno fare bene, e con passione.

E quindi, una volta qui, oltre agli occhi, a gioire sarà anche la gola. Chiara la scelta di campo della cucina. Tradizione, senza se e senza ma. Se pertanto amate sushi o piatti light, lasciate perdere. Se invece volete godervi le specialità lombarde, fatte come si deve, be’, sappiate che uno degli indirizzi dove uscirete felici, sarà questo. A occuparsi di voi, con patron Mario, la moglie Albina e il nipote Franco ai fornelli, i figli Anna, Patti e Guido, in sala.

Il menù del “castello”? Seguiti con il sorriso, gusterete strepitosa selezione di salumi, che vedrete affettare da patron Mario con la bella Berkel rosso fiammante, e cotechino caldo con purea di patate (di cui vorrete il bis, le forchette più guerriere, anche il tris…). Poi maccheroni con ragù di salsiccia, ravioli ripieni di polenta e quartirolo al burro fuso e maggiorana con tartufo, risotto alla milanese. Quindi la succulenta cotoletta alla milanese, coniglio al forno con verdure, pollo alla diavola, in stagione cassoeula o trippa. Giovedì e venerdì, qualche piatto di pesce. Crème brûlèe alla vaniglia e cannoncini a chiudere.

Che bello!

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