Nuova degustazione in vista del Premio Top Hundred, con alcune sorprese che arrivano dal Veneto, dall'Emilia Romagna e dalla Calabria

  1. TENUTA SETTE PONTI
  2. LA VISCIOLA
  3. AZIENDA AGRICOLA COLLE CERE’
  4. CANTINA VIVACQUA
  5. BECCALOSSI
  6. LAMBRUSCO
  7. TRA GLI ALTRI ASSAGGI

TENUTA SETTE PONTI

di Castiglion Fibocchi (AR)
https://www.ilgolosario.it/it/tenuta-sette-ponti-sd10359
Restiamo nell'Aretino per andare ad assaggiare i vini di una nostra vecchia conoscenza, la Tenuta Sette Ponti della famiglia Moretti Cuseri che ha portato nel mondo del vino un'esperienza pluridecennale nella moda. Abbiamo puntato sui sangiovese, il Valdarno di Sopra Sangiovese Vigna dell’ Impero 2018, sangiovese in purezza da vigne vecchie con naso ampio, note di frutta secca, sorso disteso e il Toscana Crognolo 2019 (90% sangiovese, 10% merlot), che ha naso ricco di spezie ed erbe aromatiche, su fondo di amarena. In bocca è elegante, millimetrico.tenuta-setteponti.jpg

LA VISCIOLA

di Piglio (FR)
Siamo in una cantina piccola (come dimensioni) ma dalle grandi prospettive frutto di un lavoro ultradecennale sul Cesanese che rappresenta attualmente il loro fiore all'occhiello, anche se merita segnalare il bianco, la Passerina del Frusinate Donna Rosa 2020, con un naso di idrocarburi su note fruttate. I Cesanese assaggiati invece sono due: il Cesanese del Piglio Priore Mozzatta 2019 è un vino ricco, con un naso carico di frutta rossa e, molto bello, il pepe nero, pronunciato che in bocca mostra un corredo di tannini fini e ben distribuiti. Stesso corpo per il Cesanese del Piglio Priore Ju Lattaro 2019 che ha un naso però più contenuto rispetto al primo.la visciola.jpg

AZIENDA AGRICOLA COLLE CERE’

di Negrar (VR)
Siamo in uno delle località di riferimento della Valpolicella classica, in un'azienda agricola che da più generazioni è impegnata nella produzione dei grandi rossi del territorio. Oggi alla guida c'è Cesare Righetti che ha ereditato terre e passioni dal papà Antonio. In vigna solo corvina, corvinone, rondinella e molinara. All'assaggio l'Amarone della Valpolicella Classico 2015 ripercorre alcune caratteristiche da manuale di questo vino come il profilo olfattivo dove il mallo di noce si affiaca a terziari a cui si aggiunge, interessante, una nota di peperoncino. Altrettanto convincente l'assaggio del Valpolicella Ripasso Classico Superiore La Tonega 2018 con profumi di noce e castagna e un sorso secco, lungo.colle-cere.jpg

CANTINA VIVACQUA

di Luzzi (Cs)
Fondata da Luigi Vivacqua e oggi gestita dalla famiglia Bosa, Filippo affiancato dal figlio Nicola, quest'azienda riesce a giocare bene sia sui vitigni internazionali sia sugli autoctoni calabresi. Da notare il Calabria Bianco Chardonnay Donna Aurelia 2020, dotato di un naso molto floreale con cenni di frutta matura e uva fragola, in bocca risulta quasi filigranoso con un sorso molto equilibrato. Buono il rosato, Terre di Cosenza San Vito Di Luzzi Rosato 2020, riuscito mix di uve magliocco e malvasia nera, che mostra un profilo olfattivo dove liquirizia e fiori si accostano piacevolmente mentre in bocca a emergere sarà la freschezza del sorso. Tra i rossi invece il Valle dei Crati Marinò 2018 incede sulla speziatura e su una nota di vaniglia che torna anche in bocca.vivacqua.jpg

BECCALOSSI

di Capriano del Colle (Bs)
Merlot e marzemino tra i vitigni a bacca rossa, chardonnay tra quelli a bacca bianca sono protagonisti nei dieci ettari di vigneto che quest'azienda possiede sull'altopiano alluvionale a sud di Brescia, noto come Monte Netto. L'azienda guidata dalla famiglia Beccalossi fin  dal 1943 oggi può contare sulle forze di Matteo ben deciso a puntare sugli uvaggi tradizionali. Tra i nostri assaggi il Montenetto di Brescia Merlot, con un naso già decisamente evoluto, e il più fresco e convincente Marzemino che mostra un corredo olfattivo ampio, con la frutta rossa che si anima grazie alla speziatura e alle essenze di lavanda, mentre in bocca è fresco, lungo, della giusta acidità.beccalossi.jpg

LAMBRUSCO

Il mondo dei Lambrusco è sempre più ampio e - la classifica finale dei Top Hundred lo confermerà - sempre più ricco di vini capaci di esaltare al meglio le potenzialità di queste uve. Cominciamo dal mondo del Grasparossa con il Lambrusco di Modena Rosè Rosaspina della Cantina Sociale Formigne Pedemontana, un vino dal bel colore buccia di cipolla con un naso di ciliegia che torna anche in bocca, buona acidità accompagnata da una bolla fine. cantina sociale pedemontana.jpgIl Lambrusco di Grasparossa di Castelvetro Rosato Setterose della Cantina Settecani di Castelvetro (Mo) ha naso tipico del grasparossa, anche in questo caso con la ciliegia piena, matura, in bocca è elegante, disteso, con una bolla fine e avvolgente. settecani.jpgIl Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Lacrime di Bosco de La Piana di Castelvetro (Mo) al naso esalta la ciliegia mentre in bocca è tannico, diretto, con una spuma ricca che invoglia il sorso. la piana.jpgIl Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Federico di Cavaliera di Castelvetro offre un'interpretazione più rustica con naso di cortile e un sorso decisamente tannico.
Il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Cà Imperatore della Tenuta Galvana superiore ha bolla mediamente fine e naso di fragola e ciliegia, molto tipico. tenuta galvana.jpgEccellente, andando sul versante Reggiano, il Lambrusco di Settefilari pieno, tannico, con un naso invitante, vegetale con una nota di rabarbaro netta. W il Lambrusco!

TRA GLI ALTRI ASSAGGI

Il Prosecco Treviso Brut Isolaprimo di Villa Pendola si dimostra un'espressione da manuale di questo vino che al naso ha profumi di mela e un leggero agrume, in bocca la bolla è fine, il sorso pieno, sapido.
villa-pendola.jpgMolto buono anche il Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut 2021 di Mongarda di Col San Martino (Tv) con un naso invitante, agrumato e speziato, in bocca dalla bolla ricca con una chiusura secca, piacevole.mongarda.jpgLa Bonarda dell’Oltrepò Pavese Etichetta Nera 2021 dell'azienda agricola Riccardi di San Damiano al Colle (Pv) è un perfetto campione di questo vino, cremoso, tannico con un naso di frutta fresca.riccardi.jpgTra i bianchi spicca il Riviera Ligure di Ponente Pigato I Massi 2021 de I Massi di Albenga (Sv) che ha colore paglierino sfumato con naso agrumato, di fiori di zagara, in bocca è sapido, con la giusta acidità.i-massi.jpgOttimo, anzi sorprendente il San Martino della Battaglia Vitis Alba 2020 di Tenuta Roveglia di Pozzolengo (Bs), elegante in bocca come al naso dove gli idrocarburi percorrono e rendono più affascinanti le note di miele. Al sorso l'acidità ficcante spinge la beva. Questa azienda, leader nel Lugana, è stata una sorpresa durante gli assaggi dell’iniziativa “Nati per Stare insieme”. E vorremmo approfondire meglio la conoscenza, perché il risultato di due assaggi ci ha lasciati davvero a bocca aperta.tenuta roveglia.jpg

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