Un locale moderno e accogliente, consigliato a chi ama la cucina ligure di pesce con contaminazioni dalla tradizione piemontese

Lo riconosceranno subito, questo Angolo16 (tel. 011 247 8470), i frequentatori dell’ex Rural, di cui ha occupato i locali all’angolo tra via San Dalmazzo 16 e via Santa Maria a Torino. Lo riconosceranno non soltanto dall’indirizzo, ma anche sbirciando dall’ingresso, dove non scopriranno sostanziali mutamenti negli arredi. I cambiamenti ci saranno invece, e anche piuttosto interessanti, al momento di sedersi a tavola. Perché il nuovo menu parla chiaramente di “Cucina ligure di pesce con contaminazioni piemontesi”. E ora, a circa due anni dall’apertura, ha felicemente consolidato le sue proposte. 

I piatti variano comunque col cambiare delle stagioni, ma sempre mantenendo le stesse linee guida: pesce fresco in arrivo dalla Liguria, patria di adozione dello chef, e attenzione alla locale tradizione piemontese. A mezzogiorno inoltre c’è anche l’Angolo del Benessere: un menu dedicato a chi vuole pranzare con piatti bilanciati e meno calorici curato dal medico nutrizionista Cristina Sartorio. 

Ed ecco il racconto dei nostri assaggi. Tra gli antipasti, serviti anche in mezza porzione, ricordiamo volentieri la morbida consistenza delle capesante scottate su crema di patate viola, e la croccantezza delle fresche acciughe alla ligure con maionese alla curcuma
Ma il vero “piatto della casa” sono le trofie al pesto avvantaggiate, perfette nella loro essenziale semplicità. Da provare anche i maltagliati integrali al sapore di mare e pesto, ben amalgamati e cotti al punto giusto. Corretta e ben proporzionata, tra i secondi, la frittura di calamari, gamberi e acciughe e, per concludere, buona la crème brûlée al Grand Marnier, che avremmo però preferito meno fredda nella parte inferiore. 

Carta dei vini abbastanza ampia ma, a nostro parere, ancora non ben equilibrata tra le proposte, che talvolta si concentrano su tutte le tipologie di poche cantine (vedi, per esempio, l’Alto Adige e la Franciacorta); non manca però qualche buona bottiglia di piccoli produttori emergenti. Corretto rapporto qualità/prezzo, nella media cittadina della cucina di pesce. Da provare.

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