Alcune strategie per liberarsi dell'odore dell'aglio senza rinunciare a gustare l'autentica bagna cauda piemontese

L'odore di aglio è uno dei maggiori ostacoli per chi decide di mangiare la bagna cauda. Eppure esistono alcuni metodi che possono essere efficaci per levarlo. Passiamoli in rassegna.

Siete in procinto di prenotare il vostro posto al Bagna Cauda Day ma vi siete appena ricordati che il giorno dopo avete l'incontro con un cliente importante? Niente paura: esistono strategie che possono aiutarvi nell'impresa di fare entrambe le cose, senza rinunciare alla bagna cauda e senza perdere il cliente colpito (ed è proprio il caso di dirlo) dalla fiatella che segue inevitabilmente la scorpacciata. Vediamole.
Mangiare la bagna cauda senz'aglio. Passiamo oltre.

Bere un bel bicchiere di latte.
Già, strano a dirsi, non è la Barbera (pronunciata con la classica erre di Nizza Monferrato e dintorni) la miglior compagna della bagna cauda e neppure l'Alta Langa, ma un bel bicchiere di latte. A patto che sia intero. Sul territorio esistono ottime centrali del latte che possono favorire l’abbinamento. (Lontano dai pasti please!)

Mangiare una mela.
Non è un caso che il Piemonte sia territorio di una vera e propria perla nel panorama frutticolo come la Mela Rossa Cuneo. Una mela al giorno toglie l'aglio di torno? Diciamo che gli enzimi contenuti nella polpa aiutano a contrastare l'allicina che dà origine ai composti a base di zolfo che tanto disturbano. In alternativa si può provare con la lattuga. Unica indicazione: da consumare vicino ai pasti. (E se provassimo la mela nell'intingolo stesso?)

Collutorio e dentifricio:
una bella passata di spazzolino e qualche gallone di collutorio. Sono un classico: effetto nella norma, unica controindicazione lo strano mix che può venirsi a creare tra la menta e l'aglio.

Attenzione però: concentrarsi sull'alito è utile, ma non sufficiente. Il caratteristico afrore infatti trasuda dalle mani - se siamo stati impegnati nella preparazione - e dalla pelle stessa, tramite il sudore.
Cominciamo dalle mani: strofinarle sull'acciaio aiuta a trasferire le molecole incriminate al metallo, liberando la pelle. Esistono infatti delle speciali saponette d'acciaio, da conservare gelosamente in cucina, utili anche per la cipolla e il pesce. In alternativa un lavaggio con bicarbonato e acqua dovrebbe essere un valido aiuto.
Per il corpo nulla di affidabile: un buon bagnoschiuma usato in abbondanza sarà un buon inizio.
bagna caoda-candela.jpgSiete pronti ad incontrare il vostro miglior cliente? Il risultato ora è (quasi) garantito. Per non sbagliarsi però meglio cambiare strategia e invitare direttamente la persona che dovete incontrare a un pranzo con la bagna cauda che, i piemontesi lo sanno bene, favorisce gli affari. Anche di cuore.

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