A Settimo Milanese, un’osteria di moderna concezione, dove tradizione e innovazione convivono in modo felice
Sulla lavagna che campeggia sul banco bar, con il gesso bianco hanno scritto: “Osteria delle Rane Rosse – Il ristorante che non ti aspetti”. Vero. Questa nostra scoperta, Osteria delle Rane Rosse (via Stradascia, 2 - tel. 0249462922) di Settimo Milanese, nella sua originalità, è locale – sorpresa. Meglio, locale – piacevole sorpresa.
È sorprendente, e originale, l’ambiente, visto che l’ “osteria” è ospitata nel centro natatorio più titolato d’Europa, quella DDS (Dimensione dello Sport) dove son cresciuti alcuni dei campioni più talentuosi del nuoto italiano e continentale, uno per tutti il plurimedagliato Luca Sacchi. A due minuti da Milano, ci arriverete lasciando la via Novara quando vedrete la grande struttura della DDS. Costeggiata la grande cancellata, l’ingresso nel vasto parcheggio, dove potrete lasciare l’auto. In fondo al lungo piazzale antistante alla piscina e agli altri impianti, l’Osteria, che è indipendente dalla struttura sportiva, ed è annunciata da una grande insegna rossa sopra all’ingresso e dalle scritte in bianco “rane” “rosse” che stanno ciascuna su una delle due ante rosse della porta. Voi entrate, e all’interno, accomodatevi nella sala ampia e luminosa, dal design moderno.
Patron Maurizio Colangelo segue i suoi collaboratori che si occupano del servizio con occhio attento. La sorpresa più piacevole, l’avrete dalla cucina, che firma un menu che onora sia la tradizione sia l’innovazione. Muovendo tra “classici” di Milano e Lombardia e piatti creativi, potrete gustare salumi o gambero calamaro capasanta su crema di burrata e spinaci in vasocottura di antipasto.
Poi tra i primi, risotto con pistilli di zafferano (anche con l’ossobuco), o rigatoni Cavalier Cocco risottati con ricciola e polpa di San Marzano.
Come secondo, carne, con cotoletta di vitello alla milanese in burro chiarificato, pesce, con filetto di baccalà iberico al vapore con chutney di avocado brodetto di mare e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Bonini (20 anni). Uno dei dolci del giorno, che potranno essere tiramisù o zabaione, a chiudere una sosta nel “ristorante che non ti aspetti”!