Una sosta che vale per l'accoglienza riservata ai clienti, la qualità della cucina, i prezzi corretti e l'armonia che si respira nel locale

Stresa, si sa, è una rinomata località turistica del Lago Maggiore, tornata a risplendere con nuovi flussi di turismo post-Covid: ci siamo stati un lunedì sera per scoprire una fascinosa trattoria con una cucina assai ispirata, un servizio puntuale e professionale e un ottimo rapporto qualità/prezzo. E c’è tanto altro ancora e siamo pronti a scommettere la corsa di critici e guide per scoprire un talento, che risiede in una famiglia intera che si è rimessa in gioco, ognuno con la propria professionalità e con la voglia di stupire, declinando la cucina di lago in modo solido, creativo, e senza concedere fronzoli di sorta. Dimenticate, perciò, quei locali “acchiappaturisti” privi di personalità. Qui c’è sostanza e bravura, e francamente, il nome la Botte, non rende ragione del valore di questo locale della famiglia Galli.

Ma andiamo a conoscerli. Carlo con Sara, la giovane fidanzata del figlio Lorenzo, operano in cucina. Che tra l’altro è a vista. Lui, numerose esperienze alle spalle in brigata sulle navi da crociera e in ristoranti top come il Ghirlandaio di Milano. Lei, diplomata alla scuola alberghiera, brevi ma significative esperienze nei ristoranti top del lago (uno su tutti il nostro radioso Battipalo di Lesa). Bravissimi entrambi.
In sala, ecco Lorenzo, studi d’arte, passione smisurata per la pasticceria (è lui che realizza la linea dei dolci) e sua madre Matilde, sommelier e perfetta padrona di casa, in grado di farvi sentire fin da subito a vostro agio.
botte-interno.jpgE poi è utile precisare, quale ciliegina sulla torta, che siamo giunti a Stresa un lunedì sera con la cittadina pressoché deserta dopo gli afflussi dei turisti del weekend, e la sorpresa è stata quella di trovare il locale in questione pieno in ogni ordine di posti – 35 le sedute con un dehors fuori. Che dire? Hanno fatto centro col loro progetto condiviso.
botte-parcheggio.jpgParcheggerete nella centralissima area dedicata sul lungolago in piazza Marconi. Uno sguardo al meraviglioso lago e poi, attraversata la statale, a 30 metri, in una viuzza interna sulla sinistra fa già capolino la trattoria (che in verità fa parte della categoria ristoranti). All’interno, tutto è di design e curato nei minimi particolari a partire dai tavoli in legno e pietra alle comode e avvolgenti sedie. Toni chiari alle pareti intervallati da aree con la locale pietra a vista, soffitto nero, così come è scuro il muro dove si apre l’ampia vetrata che permette la visione dell’agire tra i fornelli di Carlo e di Sara.
botte-cucina vista.jpgMa veniamo ai piatti. Subito standing ovation per la melanzana glassata al miso, robiola, pomodorini confit (€ 14). Armonica, saporita, perfetta nel suo equilibrio di sapori.
botte-melanzana.jpgIn alternativa, battuta di manzo, avocado e caviale rosso, cracker di semi (€ 16); pastrami di salmone a tartare, cialde di riso, gel di coriandolo (€ 16), e ancora selezione di salumi e formaggi d'alpe con confettura di loro produzione (€ 16).

Stupefacenti per il sapore e per la bellezza dell’impiattamento con i colori accesi e ben definiti delle singole materie prime, i ravioli con cuore di piselli, menta, toma del Mottarone, burro allo zafferano e baccelli di pisello (€ 16). Un piatto che vale il viaggio!
botte-ravioli piselli.jpgQuindi, di ottima fattura, anche se con spinta di toni dolciastri, il risotto “Acquerello” al lime, gambero rosa di Sicilia, albicocca disidratata (€ 16); in alternativa spaghetti freschi con scarola, lattuga, uva sultanina, pinoli, acciughe (€ 15), oppure ancora gnocchi di semolino dorati, salsa di peperone in agrodolce, trota croccante (€ 15).
botte-risotto.jpgTra i secondi, non perdetevi per niente al mondo la frittura di pesce di lago e di verdure di stagione (€ 21): croccante, saporita, equilibratissima.
botte-fritto.jpgUn capolavoro. In tema di pescato fresco, ecco anche il filetto di storione, vellutata di Bollicine di Alta Langa, carote novelle e ravanelli (€ 25).
botte-filetto storione.jpgDelicato e gustoso, il tenero di vitello, salsa di pomodorini secchi e nocciole del Piemonte (€ 22). In carta, anche maialino iberico, yogurt di loro produzione e kimchi e infine filetto di cinghiale, pepe rosa tropicale, l’orto del giorno.
botte-tenero vitello.jpgUltimo avviso ai naviganti: tenete spazio per “i Dolci di Lorenzo” (€ 8,50) perché c’è chi viene solo per questi. Qui si raggiungono nuovamente alte vette. Inesplorate. Semplicemente favoloso il cannolo, cialda finissima ripiena di crema di ricotta, riduzione al Marsala e ciliegia candita.
botte-cannolo.jpgTecnica, gusto e originalità per la torta di banana, realizzata con banana fermentata, savoiardi sciroppati, mousse a base di bucce, caramello salato.
botte-savoiardi.jpgSeguono panna cotta al cardamomo, coulis al kiwi, granola tostata al burro salato; “Bignè”, pasta a choux con gianduia e lamponi, mousse al lime e lamponi disidratati.

La carta dei vini è da intenditori e per nulla banale, l’offerta dei vini bicchiere in un locale così dovrebbe essere più generosa (fidatevi!), visto che in sala c’è la figura dell’oste che sa consigliare. Vince la cucina, vince il servizio, vince l’ambiente. L’unico peccato è non andarci.

Trattoria La Botte

Stresa (Vb)
via Giuseppe Garibaldi 8
tel. 348 411 2361
Riposo settimanale: mercoledì

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