Un riconoscimento ufficiale per la qualità delle terre monferrine

Ora le “bandiere blu dei borghi sostenibili” piemontesi sono 12. L'importante riconoscimento della Fee-Foundation for environmental education, l’organizzazione che rilascia nel mondo le Bandiere Blu per le località costiere, premia i migliori comuni rurali, o, per meglio dire, le località che scelgono strategie di gestione del territorio virtuose che migliorino le condizioni dell’ambiente e la qualità della vita dell’intera comunità. Con le Spighe Verdi si certificano infatti quei comuni rurali che sanno porre al centro sfide importanti: dalla gestione ambientale al turismo, dall’agricoltura, cui sono fortemente vocati, alla cultura e all’enogastronomia, dalla mobilità sostenibile alla protezione e valorizzazione del paesaggio.

Ecco le 12 piemontesi: Alba, Bra, Canelli, Centallo, Castiglione Falletto, Cherasco, Gamalero, Guarene, Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo e Volpedo.
alba.jpgLa Fee tiene da sempre a precisare – come per le Bandiere Blu – che le Spighe Verdi costituiscono un percorso, certo composto da una serie indicatori da soddisfare, al quale tutti i comuni possono liberamente aderire. La fondazione ha infatti condiviso con Confagricoltura un insieme di parametri in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. Serve, insomma, la volontà delle amministrazioni comunali di iniziare una strada di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione. L’iter procedurale è certificato ISO 9001-2015 e le candidature sono state esaminate da una Commissione di valutazione dedicata.

Del gruppo di lavoro hanno fatto parte rappresentanti del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, del Turismo, del Cnr, dell’Arma dei Carabinieri e appunto di Confagricoltura.

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