Una produzione eretica nel territorio dei grandi vini: la storia dei Natali

Forse se chiedete della famiglia Natali in quel di Tregozzano sarà più facile individuare la famiglia Lisi. Natali è infatti il nome dell’azienda agricola (tel. 0575 361101) e, nello stesso tempo, il soprannome che da anni porta con orgoglio la discendenza del trisavolo Natale, da quando, oltre un secolo fa, quest’ultimo ha iniziato a distinguersi per la produzione di olio e vino sulle colline intorno ad Arezzo. Con l’arrivo in azienda della nuova generazione e l’idea di sfruttare la conoscenza delle fermentazioni naturali usata da sempre in casa, la produzione è stata orientata verso l’aceto. Un’intuizione vincente che ha portato in pochi anni questa realtà a diventare la più importante nell’aretino, con il marchio Acetoscana.

Dai vigneti della zona del Chianti vengono raccolte a mano le uve di sangiovese a grappolo corto al giusto stato di maturazione, sane e prive di difetti in modo da conservarne l’integrità perché possano esaltare le caratteristiche e peculiarità degli zuccheri e degli acidi naturali presenti. La vinificazione e le stesse fermentazioni, basilari per l’ottenimento di un aceto di qualità, sono costantemente controllate e gestite in modo naturale. Cuore del procedimento è una fermentazione acetica lenta ed a temperatura costante che richiede tempi lunghi e monitoraggi continui. Eseguita con metodo statico superficiale, richiama l’antico metodo d’Orleans. Molto interessante, accanto agli aceti, anche il condimento balsamico Cuore d’uva da uve sangiovese, prodotto senza cotture. I loro aceti accanto al loro extravergine di oliva Toscano Igp debuttano quest’anno sul palco di Golosaria.

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