Viaggio della felicità tra due mari e due mondi
C’è chi viaggia per vedere, chi per godere o per chissà cos’altro... io sono abbastanza pigro e mi lascio andare, capiti cosa vuole. Una volta le mie vacanze erano quasi sempre in Francia, soprattutto nelle zone viticole, qualche volta a Parigi; ora vado in Giappone, ultimamente a Tokyo e, viste le dimensioni e i mondi che contiene, ne avrò probabilmente fino alla fine dei miei giorni. Dalla capitale mi capita di fare qualche “gita fuori porta”, quasi mai per volontà mia, piuttosto invitato da qualche amico. Mi faccio portare con curiosità, senza chiedere cosa andremo a vedere, anche perché i miei mezzi di comunicazione in Giappone sono molto poveri e poi ho imparato che, nella vita, troppa programmazione limita la gioia, tanto le cose previste accadono di rado e non trovi mai davvero quel che eri venuto a cercare.
Così il 9 luglio ad Odawara mi è stata regalata una giornata in cui il mio Giappone si è fuso con la mia Francia e alla fine non sapevo più se fosse Mediterraneo oppure Oceano quel che vedevo all’orizzonte, mi sentivo tra due acque, tra due mondi e soprattutto ero felice.
Il posto magico è l’Enoura Observatory presso la Odawara Art Foundation voluta e realizzata dal fotografo e architetto Hiroshi Sugimoto.
“Guidato da una mano invisibile sono stato attratto in questo luogo di ricordi e, in un vasto agrumeto ad Enoura, ho cercato il modo di trasmettere ad un pubblico più vasto possibile l’arte di vivere in armonia con la natura. Il popolo giapponese ha sviluppato una cultura unica che incorpora il culto di una miriade di divinità e spiriti del regno naturale. Nel cupo mondo odierno di materialismo e consumismo dilaganti, quando gran parte di questo splendore è stato distrutto, è la rinascita di queste antiche tradizioni giapponesi ciò di cui abbiamo più bisogno”.
La visita è un viaggio nella bellezza e nella spiritualità in cui si alternano, pagode, templi scintoisti, gallerie d’arte con mostre stagionali, una casa del tè, una galleria lunga 100 metri costruita per incorniciare il sole all’alba, antichi fossili, aranceti, foreste di bambù, un bellissimo giardino per le passeggiate; è un luogo perfetto per chi ama l’arte e l’architettura, tutto senza mai turbare l’armonia della natura, senza tensione, con protagonista il mare. Come nelle foto esposte di Sugimoto che fotografa, in diverse stagioni l’orizzonte del mare, nient’altro, senza il pur minimo particolare che possa distrarre l’osservatore dall’immagine di quell’unico tema che a volte la luce confonde con il cielo.
Sarebbe già bastato per giustificare un viaggio in Giappone anche senza il pranzo al ristorante Calanques a Yugawara (da Enoura Observatory – Nebukawa Station- Yugawara station- Bus per Okuyugawara 10 min. In tutto circa mezz’ora) ma a volte la vita è più generosa di quel che ti meriti.
Il cuoco Shigeru Konno, nato a Yamagata nel 1966, dopo un’esperienza in un ristorante locale di cucina francese si trasferì a Tokyo nel 1990. Poi, fatti tre anni presso il ristorante “À ta gueule” di Meguro, se ne partì per la Francia dove lavorò per 3 anni e mezzo in quattro ristoranti stellati, partendo da Le Petit Nice Passedat di Marsiglia (tre stelle Michelin).
Al rientro lavorò presso “Ne quittez pas” di Gotanda, sempre a Tokyo, per divenire lo chef di Villa del Sol di Atami dove rimase per 20 anni. Nel luglio del 2019 ha aperto il suo ristorante “Calanques” con il gusto mediterraneo e l’arte marsigliese di abbinare pesci e verdure.
Ma perché andare in Giappone in un ristorante francese? Beh… per esempio perché i cuochi giapponesi di cucina francese cucinano meglio dei loro colleghi francesi in Francia senza tirarsela tanto. Ecco il menu: gazpacho di pomodoro e polpo, abalone e anguria.
Poi la seppia saltata al pistacchio, vongole semplicemente grigliate…
...l'immancabile soupe de poisson (quella brodosa francese) migliore che io abbia mangiato… kinmedai (pesce rosso di scoglio) con porcini e tartufo estivo, millefoglie alla pesca. Da restarci secchi!
Unico neo della giornata, le scelte di menu al ristorante erano due: il menu degustazione e la Bouillabaisse. Chi ha prenotato per me ha voluto con grande gentilezza farmi provare tutto senza sapere che, dopo la bagna cauda, la bouillabaisse è il mio piatto irrinunciabile ("senza l’aglio e il vino continuare per la nostra strada in questa vita può essere davvero dura". Jean-Claude Izzo). Così mi toccherà ritornare. Questa volta all’osservatorio di Enoura ci andrò dopo pranzo, mi siederò nel teatro di pietra senza quinte e senza fondali dove l’unico attore è il mare quando l’ebrezza della luce esalta lo spirito di contemplazione, avrò mangiato la mia bouillabaisse accompagnata dal Condrieux Invitare di monsieur Chapoutier.
Ristorante Calanques
Lions Mansion Yugawara No 2
102 374-1 Miyakami, Yugawara,
Ashigarashimo District, Kanagawa 259-0314
tel. +81 0465-42-9360
ODAWARA ART FOUNDATION ENOURA OBSERVATORY
362-1 Enoura, Odawara, Kanagawa 250-0025, Giappone
Sul sito in inglese dettagliate informazioni per arrivarci da Tokyo e per l’acquisto dei biglietti