Dai fratelli Gramegna, grandissima cucina e una selezione di vini straordinaria, per un'esperienza che sarà tra le migliori che possiate fare in Italia

Campioni del gusto! Campioni del gusto! Campioni del gusto! Come Nando Martellini, che nel 1982 ha liberato la sua gioia urlando tre volte Campioni del mondo, dopo l'impresa degli Azzurri nel Mundial spagnolo. Noi liberiamo così la nostra felicità dopo avere avuto la gioia di condividere una cena memorabile in uno dei locali migliori d'Italia.

È Rosso di Sera (Via Nenni, 2 - tel. 0331963173) di Castelletto Sopra Ticino (No), Corona Radiosissima del GattiMassobrio. È trattoria di lusso che ci rende orgogliosi di aver deciso di dedicare la nostra Guida alla vera ristorazione italiana, perché è strumento con cui vi possiamo raccontare la storia autentica del gusto del nostro Paese, attraverso coloro che ne sono i protagonisti, giganti che, ahinoi, per una modalità sempre più stanca di interpretare il ruolo della critica, le guide, appiattite sui soliti noti, non valorizzano come meritano, se non, addirittura, ignorano. Il locale è caldo, accogliente, con le salette con i tavoli ben distanziati, mattoni a vista, il banco bar con sfilata sontuosa di distillati e le pareti con gli scaffali su cui allineano migliaia di bottiglie.

È la "casa accogliente" dei fratelli Gramegna, con Cristiano che è ai fornelli e Davide in sala. È una coppia di campioni, e con loro avrete piatti dai sapori e dai profumi di assoluta perfezione, mix sapiente di tradizione e fantasia, e la possibilità di assaggiare tutti i vini che vorrete (anche a bicchiere), di una selezione fantastica, frutto di passione e competenza, che conta oltre 700 etichette, dando largo spazio al naturale.

Da un menu che segue la stagionalità delle materie prime, toccherete il cielo con un dito con asparagi cacio e pepe con guanciale croccante e salsa al tuorlo d'uovo, quaglia arrosto leggermente affumicata purè di albicocche robiola al rosmarino oppure ombrina marinata all'aceto di riso senape mango e cipollina acidula.

Poi, di primo, imperdibile il risotto (siete dove hanno codificato il sommelier del riso, con il metodo Gramegna!) che nel nostro caso era un Carnaroli della Baraggia Goio con zafferano ed animelle glassate. È stato il più buono dell'anno! In alternativa, buonissimi ravioli di pasta fresca ripieni di ricotta crema di fave e crudo di gamberi di Mazara o taglierini con la crema di basilico.

Di secondo, terra, con petto e coscia di faraona disossata arrosto carote glassate ed il suo fondo (un piatto spaziale). Quindi la pluma di maialino iberico con meringa alla senape e riduzione alla birra. Mare, con baccalà alla pizzaiola.

Chiuderete una sosta da sogno con cremoso al cioccolato bianco Valrhona yogurt infuso di arancia rossa e olive disidratate!

Fantastici! Ogni serio e curioso appassionato di vino non può esimersi, a questo punto, dal farci un salto!

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