Ambiente di eleganza moderna, servizio "smart" e la sfida della cucina "gastrocratica" di chef Roberto di Pinto. Sarà famoso. Da provare!

Sine, in latino, ovvero senza, in italiano. Bene, questa new entry della ristorazione milanese e della nostra guida IlGolosario Ristoranti del GattiMassobrio, che è Sine (viale Umbria 126 - tel. 0236594613) l'insegna l'ha azzeccata, perché, senza, appunto, questo "ristorante gastrocratico" oggi non si può più stare.

Sine in realtà è la sfida di Roberto di Pinto - a 16 anni garzone da Scaturchio a Napoli, poi in giro per il mondo in cucine di grande prestigio, quindi di nuovo in Italia, a Firenze e Milano, ancora all'estero, a Parigi, con Beltramelli, allievo di Gualtiero Marchesi e Ferran Adrià, e da ultimo chef executive al Bulgari - che forte delle sue esperienze, ha deciso di tentare una strada tutta sua, provando a rendere accessibile a tutti la cucina d'autore.

L'ambiente è di eleganza moderna, e nella nostra visita, abbiamo visto, piace sia al pubblico dei golosi navigati, che pur non trovando arredi sfarzosi apprezza comunque luce, arredi di design e informalità della mise en place, sia ai giovani (il pubblico che - evviva! - questo locale si ripromette di conquistare tanto da aver dedicato un menu a 35 la sera del martedì agli under 25), che nell'atmosfera newyorchese della sala, si sentono a loro agio, superando l'imbarazzo che spesso provano in ambienti di freddezza un po' museale.

Il servizio è veloce e "smart", con l'ottimo Alfonso Bortone che vi darà il benvenuto con olio extravergine e pane del sommo Longoni, e cui potrete affidarvi per avere i migliori abbinamenti, se vi va, anche a bicchiere.

La vera "bomba", la sorpresa più entusiasmante, quello attorno a cui tutto ruota, la cucina, splendido e goloso mix di tradizione e creatività, con piatti che raccontano in modo emozionante le origini partenopee dello chef, ma interpretano anche con fantasia il meglio della cultura gastronomica dei due paesi leader del gusto, Italia e Francia. Deciso quindi se seguire il menu Gastrocratico (5 portate a 45 euro) o "Piacere Roberto" (7 classici dello chef a 75 euro), o se "pescare" alla carta, in ogni caso non fatevi sfuggire la pizzetta fritta friarielli crudo di tonno e agrumi, quel risotto Milano/ Napoli che per noi è stato una folgorazione (uno dei migliori piatti di questi mesi!) e che vale il viaggio, poi pesce, con rombo cardoncelli e zabaione di mare, carne, con coniglio all'ischitana, per chiudere poi con il ghiotto Sacro e profano, che è delizioso babà al rhum servito con sfizioso gelato al pop corn.
Guagliò, di questo "Sine" si sentirà parlare!

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