Alta qualità ed espressione del sapore in piatti eleganti dagli accostamenti armoniosi

Roberta e Alessandro Rorato sono prima di tutto due bravi imprenditori del mondo della ristorazione, due anime alla continua ricerca del meglio sia per quel che concerne l’aggiornamento tecnologico sia per il loro guardare avanti individuando le persone più adatte per ciascun ruolo. Ecco perché da poco più di due anni hanno investito su Waldemarro Leonetti, brillante cuoco trentenne arrivato da Cortina (dove ha perfezionato la sua tecnica a La Corte del Lampone) per ottenere qui la responsabilità di una brigata e seguire a valle l’amore. 

L’impronta del ristorante è chiara e si muove dalla freschezza dei prodotti, alla ricerca della qualità e all’espressione del sapore, con piatti che già a guardarli annunciano eleganza e vigore insieme a colori e accostamenti armoniosi.
Si inizia bene con gli amuse-bouche: cannolo di patate ripieno di tartare di branzino e guacamole, un piccolo boccone di grande piacere, poi il finto raviolo di carota con ricotta, aneto e alice affumicata, fresco e croccante; ancora il tramezzino con scorfano, burrata e pomodoro confit e la battuta di mazzancolle nocciola e ricotta stagionata. Il tagliolino freddo con emulsione delle teste di gamberi rossi con limone candito e caviale, molto carico al palato e per terminare il riso soffiato carpaccio di capasanta e uova di trota one shot.
L’antipasto è un piccolo sunto di semplicità e perfezione: carpaccio di tonno rosso pan brioche alle alghe e burro salato. Ottimo risultato per il risotto con leggera parmigiana, tè nero affumicato e fasolari, mentre gli gnocchi di baccalà con vongole veraci e polvere di capperi rappresentano una bella interpretazione del territorio. Seguendo e inseguendo il mare ecco il piccolo San Pietro accompagnato da verdure dell’orto, mirabile per una cottura che esalta la freschezza della materia prima; ancora pescato nostrano nel “potacchio”di mare (seppia novella, calamaretto, triglia e gallinella), un piatto verace di valle.
Per concludere una proposta da applausi ecco il petto d’anatra affumicato con variazione di scampi e tartufo nero: un piatto denso di sensazioni, ricco e barocco, di grande prestanza.
A chiudere un predessert: sorbetto al caffè, terra salata e Gilbach gin. E il dolce? Una buona scusa per tornare presto e farci sorprendere ancora!    

MARCANDOLE
Via Argine Piave, 7
Salgareda (TV)
tel. 0422 807881

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