La cucina nitida e creativa di Ciro Sicignano

Sorrento è un trionfo di luci, nella piazza Tasso dove si erge in grande albero di Natale. Luci sui palazzi, luci lungo le vie, luci e musica creano un’aria di festa ovunque. Ed è luccicante anche il ristorante in centro, O’ Parrucchiano-La Favorita, che si riempie nonostante l’incalzare del Covid.

Ma la novità per noi sarà questo ristorante sul mare, Lorelei, che è anche hotel cinque stelle (Londres) rilanciato dai fratelli Apuzzo, con una terrazza panoramica sul Golfo e sul Vesuvio per pranzare quando è estate. D’inverno, ci sono invece due sale eleganti e raccolte con la nostra che dà sulla cucina a vista dove intorno al geniale, giovane chef Ciro Sicignano, nato a Gragnano e poi navigato nelle cucine di Antonino Cannavacciuolo, ma anche Enrico Crippa e Gianfranco Vissani. Con lui si muovono altri quattro collaboratori che seguono le varie partite, fra cui Ferdinando De Simone ai dolci.


Ottima e competente la carta dei vini, con diverse chicche originali, difficilmente riscontrabili altrove. Anche il servizio in sala è giovane e spigliato, gentile e coinvolgente. Siamo di fronte ad una cucina creativa di precisione, che non dimentica le buone materie prime del territorio. Via dunque con una serie di amuse bouche che danno il tono della cucina di Sicignano che si muove con naturalezza dietro al vetro per presentare i suoi gusti nitidi (montanarine e babà salato, alici fritte). Il pane in tavola e anche i grissini sono realizzati con la farina Petra del Molino Quaglia e con l’olio di Marzo Rizzo (cultivar Felitto e Rondinella) di San Giorgio del Cilento è una goduria.

Quattro i menu degustazione: “a mano libera” (7 portate a 130 euro) e “lorelei” (5 portate a 95 euro); “degustazione” (4 portate a 75 euro) e “L’Orto” a 50 euro. A la carte, fra gli antipasti, sarà un’esperienza il piatto “viaggio nel profondo del mare”, con pesci e crostacei leggermente marinati; quindi gli scampi con broccoli stufati e bufala affumicata, ma ben fatto anche il polpo scottato con salsa Ponzu, patate novelle e crocchette di rafano. Fra i primi ecco i superbi tagliolini di grano duro al tartufo nero e crudo di scampi, i ravioli ripieni di cacio e pepe (delicati) e i notevoli cappelletti alla genovese ripieni di faraona.

Terra a mare fra i secondi con ricciola lardellata in croccante di nocciole e ciliegie oppure il pescato del giorno in tempura e salsa agrodolce. Per le carni ecco l’agnello in sfoglia di patate e pomodoro arrosto e un sublime filetto di vitella da latte in crosta di midollo, bietola e panisse di ceci. Si chiude con dolci sempre all’altezza di quella che è una corona assoluta, e per quello che riteniamo essere il miglior ristorante di Sorrento. Ecco il cappuccino in acqua di rosa; il cioccolato fondente con castagne, tartufo nero e tè affumicato, la crostatina rock, il dolce ai frutti di bosco latte e soia e infine il gelato alla vaniglia bourbon con salse di accompagnamento. Tutto perfetto!

Una luce di gusto e leggerezza si è accesa sulla Costiera. Tanta roba.

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