Le "nucidde" del Parco dei Nebrodi

La storia della Sicilia raccontata in una nocciola attraverso le parole di Riccardo Damiano. Tra noccioleti biologici, tradizione e innovazione

Provate a pensare una città come Siena o poco più grande ricoperta di noccioli abbandonati. Alberi i cui frutti non vengono raccolti ma finiscono per marcire per terra. E ciò che accade qui in Sicilia dove la maggior parte dei noccioleti è in stato di abbandono. Eppure qualcosa si può fare per ridare vita alle Nucidde (nocciole in dialetto siciliano). E ciò che pensa Riccardo Damiano, oggi amministratore delegato dell'omonima azienda.
“Siamo siciliani e produciamo frutta secca biologica da oltre 50 anni. È un peccato vedere questi noccioli, che sono stati piantati dagli antichi Romani e sino a qualche decennio fa davano tanti frutti, così trascurati”.
Valorizzare e ridare vita a terreni abbandonati significa per noi contribuire a far rinascere una vocazione agricola secondo metodi innovativi e rispettosi della natura e dell’ambiente.
Il sole è accecante e l'aria tersa, i noccioleti, i prati verdi, il profumo delle montagne e gli asinelli incuriositi, la semplicità eletta a principio di vita, entri nell'azienda agricola Damiano e ti dimentichi di tutto il resto. E poi c'è Riccardo che ci accoglie con un sorriso contagioso, circondato dai suoi fedeli collaboratori con la cuffia in testa e il volto sincero. Come benvenuto un banchetto di pane tostato spalmato con la crema di arachidi tostate bio, da gustare a occhi chiusi per assaporare lentamente il sapore.

Siamo a due passi dal parco dei Nebrodi, la più grande area protetta della Sicilia, regno di cerbiatti, (i Nebrodi il cui significato deriva dal greco Nebros, vuol dire appunto cerbiatto), ma anche di daini e orsi, precisamente a Torrenova dove sorge l’azienda agricola Damiano, che produce e trasforma frutta secca e creme spalmabili da agricoltura biologica fin da quando il bio di fatto non esisteva.

Galeotti fra tutti i noccioleti, arbusti presenti nel territorio della Sicilia orientale sin dai tempi degli antichi Romani e ancora oggi eccellenza assieme alle mandorle di antiche ricette.
La Facon Romaine (che racchiude mille anni di storia) sempre apprezzato dai contadini sia per le sue molteplici e benefiche proprietà sia per le sue radici profonde capaci ancora oggi di stabilizzare i terreni franosi e impervi della zona.
Un gioiello della natura, sorride Riccardo, questo piccolo frutto nasce spontaneo e non ha bisogno dell'intervento dell'uomo. Quasi magico aggiungerei…

Qui in azienda tutto è ancora fatto come una volta, “non ci sfugge neppure una noce o una mandorla caduta a terra”, dal raccolto intorno a fine agosto, ai piedi degli arbusti vengono poste delle grandi reti che serviranno ad accogliere le nocciole battute a mano dai contadini con dei lunghi bastoni e trasportati poi a dorso degli asinelli allo stabilimento, dove occhi esperti controllano a mano le noci una a una prima di cominciare il processo di lavorazione.
“Coltivare, lavorare, confezionare e vendere frutta secca bio con una qualità come la nostra è davvero una sfida e se le cose vanno bene, vanno bene per tutti".
È stata un’ottima annata per la famiglia Damiano tanto che sono stati premiati alla terza edizione del premio “Deloitte Best Managed Companies (BMC)", riconoscimento che ogni anno premia quelle aziende che si sono distinte per capacità organizzativa, strategia e performance, con un occhio di riguardo sul fronte dell'internazionalizzazione e della sostenibilità. Congratulazioni…

Mandorle, nocciole, pistacchi, pinoli, anacardi e noci brasiliane sono le ricette care alla famiglia. Tanti sono i prodotti dai sapori insoliti e come i loro nomi (che si possono comprare online come Amandino pelato Squeeze, Chocobella la crema di nocciole e cacao anche in versione noir, Peanuci, crema di arachidi tostati, Thain (crema di sesamo), Amande farina di mandorle tostate e ancora Pistou (pesto al pistacchio) accompagnati da ricette gourmet (che si possono consultare on line) da cucinare in famiglia.
Qualche esempio? Crostatine di pasta phyllo con mele e Amandino tostato, oppure la pasta al forno con cavolfiori tricolore e crema di nocciole tostate, noodle di riso alle verdure d'inverno con burro di arachidi, il french toast fit con yogurt alle noci brasiliane, quiche integrale di ricotta e bietole ripassate alla nocciola, vellutata di zucca con caprino e crema di pistacchi.
E per una merenda fuori programma? Il pancake vegan con cannella e arancia accompagnato da una cioccolata calda al burro di arachidi.