A Recanati, la Bottega del Villaggio e la sua crescia
Passeggiare per Recanati, così come è capitato a noi, è come passeggiare nell'800 leopardiano; sarà stata la solitudine delle strade a sera tarda, saranno i palazzi nobiliari che rilucono come pietre calde e preziose nel percorso urbano, sarà che questo paese è l'esempio (assieme a mille altri) di come la "provincia" sia solo geografica ma non culturale. E, tra le viuzze prima della scenografica piazza del Comune, si trova La bottega del Villaggio (via Falleroni, 44 - tel. 0717574751), piccola e succulenta osteria, dove incontrare - veramente - alcune tipicità marchigiane dell'entroterra.
L'accoglienza è amichevole ma professionale, il menu elenca salumi, birre e formaggio a km. Zero frutto del lavoro di piccoli produttori che fanno grande la nostra campagna. E allora, non si potrà non iniziare con la crescia (magica interpretazione della piadina romagnola) che accompagna lardo, ciauscolo, salame con le noci, prosciutto d'agnello e una stracciatella che è solo una parte degli interessantissimi formaggi di produzione locale che includono anche burrata e mozzarella di bufala. Potrete inoltre accompagnare questo ricco tagliere con birre artigianali di piccoli produttori vicini. I primi potranno essere gnocchetti al sugo di capriolo, fettuccine con selvaggina o i nostri eccezionali maltagliati all'uovo con guanciale croccante, un piatto che, da solo, varrebbe la sosta. Le pietanze mettono sempre assieme carni (oca al forno accompagnata da misticanza di verdure, battuta di manzo con pomodorini, burrata, crostone di pane con olio ed erbe aromatiche, stinco di maialino da latte) o i validissimi, già citati, formaggi.
Tiramisù, crostate con marmellate locali, panna cotta per finire una bella esperienza, semplice e senza fronzoli in una delle più belle città d'Italia. Non dimentichiamo di puntualizzare, tra l'altro, che ogni ingrediente, sugo o condimento, viene scelto con cura tra i prodotti biologici e biodinamici e il prezzo del menu, tra i 30 e i 35 euro incluse le bevande, è un ulteriore invito alla sosta.
