I rabaton sono un gustoso primo piatto piemontese, o meglio alessandrino, composto da gnocchi a base di erbette e ricotta fatti gratinare in forno

Ingredienti

  • 250 g di ricotta freschissima ma ben scolata
  • 800 g di erbette (bietoline) o di erbe spontanee miste (piattello, silene, ortica, papavero, borragine, tarassaco, luppolo, malva)
  • 2 cucchiai colmi di maggiorana fresca tritata
  • 1/2 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • 1 spicchio d’aglio
  • 80 g di Grana Padano grattugiato
  • 2 manciate di pangrattato
  • 2 uova
  • 5-6 cucchiai circa di farina
  • 50 g di burro
  • sale, pepe e noce moscata

Informazioni aggiuntive

TIPO PORTATA

primi

ESECUZIONE

media

PREPARAZIONE

15 min

COTTURA

35 min

PREPARAZIONE

Pulite le erbette ed eliminate i gambi (che utilizzerete per un’altra preparazione) oppure mondate le erbe spontanee. Lessatele in acqua salata in ebollizione, scolatele, raffreddatele sotto un getto di acqua fredda, strizzatele con forza in modo da fare uscire tutta l’acqua e pesatene 300 g. Saltate le erbette (o le erbe selvatiche) in una padella con lo spicchio d’aglio e una noce di burro poi tritatele finemente. Raccoglietele in una ciotola e unitevi il prezzemolo e la maggiorana, la ricotta, 40 g di Grana grattugiato, il pangrattato, un uovo e un tuorlo e amalgamate il tutto regolando di sale, pepe e noce moscata. L’impasto dovrà essere né troppo asciutto né troppo morbido. Se fosse necessario, aggiungete ancora un poco di pangrattato. Prendete una cucchiaiata di impasto e fatelo rotolare (di qui il nome Rabatòn) sulla spianatoia leggermente infarinata in modo da ottenere una forma cilindrica del diametro di 2,5-3 cm. Procedete allo stesso modo fino a esaurire l’impasto. Lessate i Rabatòn in 3-4 tornate in abbondante acqua salata in ebollizione. Estraeteli dopo pochi istanti dalla loro salita a galla e sistemateli man mano in una pirofila imburrata. Spolverizzate la superficie con il restante formaggio grattugiato e irrorateli con il burro rimasto, fuso. Fate gratinare in forno caldo a 190-200°C per circa un quarto d’ora.

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