Su La Stampa di oggi la storia del vignaiolo monferrino che a Castagnole ha scommesso sul Ruché. E non solo

Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio riporta la storia di Pierfrancesco Gatto, vignaiolo di Castagnole Monferrato (AT) che seguendo la strada avviata da don Giacomo Cauda, padre del Ruché, ha preso in mano le redini dell’azienda vitivinicola di famiglia puntando tutto sul Ruché di Castagnole Monferrato “Caresana”, che nell’annata 2015 regala il meglio di sé. Ma sui 20 ettari vitati di proprietà ricava anche altri vini da conoscere, tra cui il Grignolino d’Asti Montalto 2015 e tre Barbera di cui due Barbera d’Asti Superiore: il Vigna Serra e Jolanda. Ma proprio in questi giorni Pierfrancesco è alle prese con la vinificazione di un pinot nero in purezza, che tra un paio di anni si potrà gustare insieme a tutti gli altri.

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