Delicatezza ed eleganza senza precedenti, in una terra fortificata dal passato ducale

Domenica 29 ottobre gli ospiti dell'evento "Torrone & Friends" hanno avuto l'opportunità di sperimentare un'anteprima straordinaria: il Torrone Rubino, un prezioso gioiello nato nel Frusinate, nella valle di Comino che ospitò il Ducato di Alvito sotto l’egida del Regno di Napoli.

Questa creazione unisce la raffinata pasta reale a degli ingredienti esclusivi che ne determinano, di fatto, una vera e propria opera d'arte che si esprime al palato con una sopraffina eleganza e delicatezza grazie alla presenza della rosa damascena, creando un'esperienza gustativa unica. In bocca, il cioccolato fondente di copertura offre una nota alta che gradualmente si fonde con l'armonia delle mandorle, per poi rivelare il profumo avvolgente e la morbidezza distintiva della rosa damascena (tra l’altro definita la "regina delle rose" per le sue proprietà idratanti, rilassanti, antietà e disintossicanti).
torroncini.jpgIl Torrone Rubino è l'ultima evoluzione dell'arte dolciaria di Alvito (Fr), e rappresenta l'incontro tra tradizione e innovazione nonché un nuovo capitolo nell'arte della pasticceria alvitana, anche in virtù dell’importante passaggio generazionale della Pasticceria Macioce: l’arte tramandata dal fondatore prima alle nipoti Paola e Virginia è infatti giunta alla terza generazione con la pronipote Eleonora e sua sorella Elisabetta, che hanno sapientemente raccolto l’eredità della famiglia giungendo senza ombra di dubbio a un’affermazione di gusto e tradizione che dimora nel cuore della di città Alvito e nelle parole della famiglia Macioce: “La nostra pasticceria rappresenta una tradizione culinaria secolare: siamo i custodi dei segreti dei nostri antenati, creando dolci come il Torrone Ducato di Alvito, ricco di storia e passione”.
macioce-esterno-negozio.jpgIn questo modo, il prezioso Torrone Rubino diventa un vero e proprio capolavoro, nonché una spilla di eleganza infilata in una terra meravigliosa qual è la valle di Comino, con una qualità indiscutibile che si spera venga presto riconosciuta come Denominazione Comunale. Questo riconoscimento porterebbe lustro meritato non solo a una singola realtà come la pasticceria Macioce, ma sarebbe espressione di vivacità e bellezza per tutta la valle, che – anche a fronte della riduzione di occupazione in relazione al noto bacino industriale di Cassino – offre ampie possibilità di sviluppo per il turismo enogastronomico, storico e culturale a un passo da Roma nord e dintorni.
paesaggio.jpgForse la valle di Comino non è particolarmente nota ai più, ma è parte di quella terra di grande tradizione cinematografica che è la Ciociaria, patria di attori e registi di spicco (gli indimenticabili Marcello Mastroianni, Nino Manfredi, Vittorio de Sica, Tina Lattanzi) e luogo privilegiato per le riprese dei film d’autore come “Splendor” di Ettore Scola, “Pane, amore e fantasia” di Luigi Comencini, “State buoni se potete” di Luigi Magni e la celeberrima “Armata Brancaleone” del Maestro Mario Monicelli.

Sulla scia di questa polvere di stelle, Vittorio Macioce, giornalista e scrittore di professione, omonimo del fondatore della pasticceria e zio delle attuali proprietarie, nel 2009 ha dato il via al “Festival delle Storie” di Alvito, uno straordinario evento focalizzato su esperienze autentiche di connessione (come quando Guccini ha condiviso fino a tarda notte tempo, pasti e dialoghi assieme ai giovani della zona), che ben si sposano con la cultura del gusto e del piacere di stare insieme.

E in questo fine settimana sono state tante le occasioni per stare bene in compagnia di quei “friends” che danno il titolo all’evento, a partire dall’ospitalità dell’agriturismo Erbadoro di Alvito, accolti e coccolati dalla famiglia Ricasoli e immersi nella natura e nella quiete, passando – letteralmente – per le strade della città e dei dintorni accompagnati dalle associazioni “Campanari Città di Alvito” (che promuove la valorizzazione della storia, dell'arte e del territorio anche tramite la tutela del patrimonio bronzeo) e “ItaliaGens” (che promuove il “Turismo delle Radici”, aiutando a pianificare viaggi alla scoperta non solo dell’Italia, ma anche delle proprie origini familiari), grazie all’esperta guida della Professoressa Cristina Roccatani e dell’illustre Avvocato Luciano Santoro, esperto di storia locale e una vera istituzione della zona.
tartufi.jpgTanti i partner del gusto: Eramo Tartufi di Alvito, che si avvale dell’esperienza di tre generazioni di raccoglitori di tartufi, non stancandosi mai di osare e sperimentare con passione e dedizione; Casa Lawrence di Picinisco, dell’Azienda Agricola Famiglia Pacitti, agriturismo dove è possibile gustare la cucina tipica comina, assaporare le prelibatezze che l’azienda propone (Caciosteria in primis) e praticare attività ricreative; Tenuta del Savonisco di Picinisco, della famiglia De Vittoris, che offre ospitalità e cucina, ma soprattutto produzioni agroalimentari biologiche di ottimo olio extravergine e vino; L’Apecora, eccellente e originale street food di birra alla spina e arrosticini grigliati in fornacella e serviti direttamente dalla mitica Ape Piaggio; Masseria Barone di Atina, della famiglia Rossi, che porta nel vino lo spirito della valle di Comino tramite 4 etichette ricche di storia e tradizione e la collezione SUL ISS (annata di bottiglie limitate e numerate) le cui etichette sono dipinte a mano da uno dei titolari, Enrico Rossi, che con lo pseudonimo di UgoArt unisce alla passione per la viticoltura quella per l’arte;
masseria Barone.jpgAzienda Agricola Basilio Di Palma di Atina, capoluogo storico della Valle di Comino e patria del Fagiolo Cannellino Dop che vanta origini antichissime e che Basilio coltiva con passione e genuinità.
azienda-di-palma.jpgTanti contributi, che però sono solo un piccolo assaggio dell’eccellenza che questa valle incontaminata può offrire a chi cerca sapori autentici in una terra ricca di fascino e di imprevedibile bellezza.

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