La biodiversità del Parco del Pollino…scende in campo grazie a un giovane laureato

Sapori autentici dal Cosentino: un viaggio tra erbe officinali, legumi autoctoni e il Fico Dottato DOP

A Papasidero, nel Cosentino, immersi all’interno del Parco Nazionale del Pollino a pochi metri dal sito archeologico della Grotta del Romito e sulle sponde del fiume Lao, mete turistiche calabresi di grande importanza, sorge un’azienda agricola innovativa ideata da Giuseppe Di Luca, un giovane laureato in Scienze Ambientali e Forestali desideroso di valorizzare il proprio territorio e di creare opportunità imprenditoriali in loco.

Giuseppe, che si occupa dell’intero processo di coltivazione e di trasformazione, l’ha caratterizzata per la coltivazione biologica di erbe aromatiche ed officinali, ortaggi, frutti, in terreni impervi tradizionalmente non adatti alle coltivazioni convenzionali, dimostrando un impegno eccezionale nel lavorare in armonia con l’ambiente incontaminato. Importante valore aggiunto, il clima temperato, con escursioni termiche anche di 12/15 C° tra giorno e notte, influenzato dalle correnti del mar Tirreno che dista pochi chilometri di distanza dai terreni.

Top della produzione, racchiusi all’interno di sacchetti da 50 g, i peperoni dolci essiccati in modo naturale al sole, puliti, privati dei semi, asciugati ulteriormente in forno e quindi macinati in polvere oppure proposti a scaglie; e c’è anche la versione fritto nell’olio Evo per diventare crusco, dolce e croccante, che si presta ad essere un condimento di facile e veloce preparazione che dà gusto senza la piccantezza.
peperone sacchetti.jpg Non può mancare, infine, anche il peperoncino piccante calabrese, da consumare fresco o come condimento all’interno di un vasetto di vetro in olio extravergine d’oliva.

Tra le piante ed erbe aromatiche, di assoluta qualità, ecco invece l’origano e il rosmarino a foglioline e a mazzetto, il timo a foglioline; quindi, la lavanda, raccolta in estate sul far della sera, essiccata in un luogo asciutto all’ ombra e areato, e successiva chiusa in barattoli di latta; e la camomilla, con la quale vengono preparati oli essenziali, infusi, impacchi, creme e lozioni.
Sul podio, anche i legumi autoctoni: il fagiolo poverello bianco del Pollino dal sapore delicato e dalla facilità di cottura, e il fagiolo “dall’occhio”, antico ecotipo, caratterizzato da una macchia distintiva che assomiglia ad un “occhio”. Molto gustosi anche i ceci bianchi nostrani, energetici e nutrienti, ricchi di proteine e di vitamine A, B, C, E, K; e le lenticchie verdi piccole del Pollino, ricche di proteine, sali minerali, vitamine e calcio.

Altra chicca imperdibile, il Fico Dottato di Cosenza DOP: ci troviamo nel cuore del comprensorio della Dop e qui trova il suo habitat ideale per esprimere al meglio la sua straordinaria dolcezza.
fico dottato.jpg A forma di goccia allungata, una buccia di un colore giallo paglierino, sapore quasi mielato, sono tra le peculiarità che più contraddistinguono questa cultivar; particolarmente adatta all’essiccazione, viene poi trasformata, secondo antica tradizione, come “Crocette o Paccari” di fichi con noce all’interno.
lavorazione fico.jpg Le forti escursioni termiche sono un fattore che favorisce un serbatoio di biodiversità anche per le api che trovano durante tutto l’anno piante in fioritura con un miele diverso di volta in volta e dalle mille sfaccettature. Ad oggi, Giuseppe produce un eccezionale millefiori, ma presto vedranno la luce altre tipologie di miele. Per ordini e informazioni, contattare il 3429935814.