L'incanto delle grandi ville di Robecco e del Naviglio. Ed il gusto della cucina di due giovani chef che possono fare strada.

Il colpo d’occhio vi lascerà a bocca aperta. Come fosse un set di un film, davanti a voi, a destra e a sinistra del ponticello, Villa Gaia Gandini, già di proprietà a fine ‘400 dei Borromeo, poi dei Visconti Borromeo, dei Biglia, dei Confalonieri e oggi dei Gandini, imponente, con la terrazza sul canale con i balconcini in ferro battuto, la balaustra settecentesca in ferro battuto e pietra molera. E di fianco Villa Archinto, conosciuta come il “Castello” di Robecco per le due imponenti torri. Di fronte a questi due gioielli, l’Osteria Della Ripa (via della Ripa – tel. 029470296). Siete a Robecco sul Naviglio, e questo incanto vi aspetta a pochi minuti dall’uscita Marcallo dell’autostrada A4, magari dopo una sosta alla Giardineria di Magenta, Premio Golosario di quest’anno. Lasciate l’auto. Stuzzicate l’appetito sul lungo Naviglio camminando sul vicolo pedonale (parte in cubetti di porfido e parte in sassi di fiume) che lo costeggia, ammirando le grandi ville. Quando l’appetito si fa sentire, infilatevi nell’Osteria. All’interno una saletta linda, semplice, con solo qualche stampa alle pareti, ma i tavoli ben apparecchiati. Prendetevela comoda, perché qui le cose son fatte per bene, e i tempi saranno un po’ dilatati. Ma non ve ne pentirete, perché la cucina sarà una scoperta. Un po’ striminzita la cantina, ma qualche vino giusto c’è. Ai fornelli due giovani che possono fare strada, patron Paolo Lualdi (ha lavorato con Ezio Santin e Fabio Barbaglini, e in locali prestigiosi all’estero) e Michel Pegori, che a sua volta è cresciuto in locali importanti. Da un menu che propone mare e terra, gusterete astice con finocchi brasati e vellutata di mango o millefoglie di cotechino con zabaione salato. Poi gnocchi di patate dolci con cernia o risotto con bacche di sambuco e scaloppa di foie gras (radioso!). Merluzzo cotto a bassa temperatura con bok choy e chips di patate viola o “la nostra milanese” i secondi. Si chiude contenti con apple crumble con mele ranette al Calvados o sorbetto al bergamotto e morone di gelso. Da tenere d’occhio!



 

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